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Batstone #1 – Risultati e Analisi

Si è conluso ieri il primo evento Batstone, il torneo di Hearthstone organizzato da Firebat in cui l’introduzione di una banlist sperimentale creata dai partecipanti e dai follower del giocatore su twitter. Vi avevamo parlato del formato qui.

Iniziamo subito con il dire che il torneo è stato un enorme successo di pubblico, superando su twitch di gran lunga gli spettatori collegati per le major durante l’anno, avendo toccato un picco di 44885 collegati sul canale della piattaforma di streaming, nonostante fosse un giorno interno alla settimana ed in un orario non grandioso per il pubblico americano.

Il torneo si è svolto secondo il formato dell’eliminazione diretta Best of 5, con un ban per giocatore. I partecipanti, ed i loro ban extra da aggiungere alle 5 carte scelte dalla community ([Yogg-Saron, Hope’s End], [Tuskarr Totemic], [Fiery War Axe], [Barnes], [Call of the Wild]) erano:

  • Strifecro [Darkshire Councilman]
  • Thijs [Doomhammer]
  • TidesOfTimes [Doomguard]
  • Kolento [Fandral Staghelm]
  • Chakki [Ice Block]
  • Ostkaka [Ragnaros the Firelord]
  • SuperJJ [Innervate]

gli invitati, e

  • Ness [Preparation]

qualificato nel torneo di Sabato scorso.

Le partite sono state tutte castate dall’organizzatore, Firebat, in coppia con Zalae, coppia che ha ricevuto molti riscontri positivi dalla community per la capacità di analizzare le giocate e contemporaneamente cavalcare l’onda simpatica e non troppo seria che il torneo aveva.

batstonebracket

Il torneo ha visto nel primo turno TidesofTime battere Ness per 3-2, SuperJJ sconfiggere Thijs sempre per 3-2, Kolento passare il turno su Chakki per 3-1 e StrifeCro guadagnarsi la semifinale ai danni di Ostkaka per 3-2.

Nella prima delle due semifinali, SuperJJ ha sconfitto TidesofTime per 3-1, mentre nella seconda StrifeCro ha superato Kolento per 3-2.

La finale tra SuperJJ e StrifeCro ha visto il primo uscire vittorioso in 5 game. Complimenti a SuperJJ! La lineup del vincitore vedeva Mage, Paladin, Hunter e Shaman.

Il meta interno del torneo ha visto Mage come classe per distacco più bannata e Anyfin Paladin come altro mazzo da battere, targettato quindi dalle varie lineup dei giocatori (con scelte anche molto simpatiche come l’introduzione dentro N’zoth Paladin di [Vilefin Inquisitor] da parte di Chakki). Shaman s’è rivelato molto competitivo nonostante il doppio ban, il suo early game rimane fortissimo anche grazie alla presenza di [Spirit Claws]. Senza [Innervate], solo un giocatore ha portato Druido, nella variante bestie, ed è stato Strifecro, finito in finale. TidesofTime è stato invece abbastanza coraggioso da giocare [Purify] Priest!
A differenza di quello che si aspettava la gente sul reddit, nessuno Zoo, nonostante forse una build senza [Darkshire Councilman] e [Doomguard] fosse giocabile, mentre si sono visti due Dragon Warlock e un Reno Dragon Warlock.

vi consigliamo di dare un’occhiata al VOD qui se vi siete persi le azioni del torneo!


Nonostante il formato fosse parzialmente improvvisato e la ban list fosse stata fatta in una maniera sub-ottimale per la natura della stesura stessa, il successo dell’evento ci rende felici e dimostra come Blizzard stia perdendo una grossa occasione decidendo di non andare a modificare più spesso le carte e/o modificare le regole per il livello di competizione più alta inserendo limitazioni e banlist.
Il livello di giocate del torneo è stato infatti molto interessante con molte meno partite chiuse da risultati randomici di singole carte e con svariate giocate “da ricordare” come ad esempio il [Faceless Manipulator] di Ostkaka sul [Twilight Guardian] avversario per prevenire lethal e poter settare il proprio per il turno seguente. Il poter limare il pool di carte mano a mano consente di avere dei formati sempre più freschi, che possono anche variare leggermente da torneo a torneo (cosa che per altro succede in tutti gli altri giochi multiplayer competitivi) e, come giustamente facevano già notare nei loro canali privati svariati giocatori (tra cui Kripp, Reynad e lo stesso Firebat), eliminare una parte di RNG dal gioco rendendo la casualità meno impattante fa anche in modo che in fondo ai vari tornei ci possano arrivare costantemente i giocatori che lo meritano per la gioia dei viewers che possono così affezionarsi ai giocatori più forti e seguire l’esport, invece che trovarsi di fronte a major con top8 sempre diverse.

Speriamo vivamente che Blizzard colga l’occasione per rivedere, almeno parzialmente i propri piani, per il bene di Hearthstone come esport; intanto ci godiamo i Batstone e non vediamo l’ora di gustarci il prossimo!