Buon Venerdì a tutti, qui Valenash con il quinto episodio della rubrica From Zero To Hero!
Una delle parti più sottovalutate e alla quale si da meno importanza in una partita, mentre invece ha un ruolo fondamentale al suo interno, è la fase di mulligan; ossia il momento a inizio partita nel quale vengono proposte 3/4 carte ed è possibile sceglierne un qualsiasi numero da rimescolare nel mazzo e sostituire con carte diverse (questo è un dettaglio tecnico che è bene conoscere, infatti se scegliamo di mulligare via una leggendaria, non potremo trovarla nuovamente in mano a fine mulligan, ma solo con la pescata del turno o quelle successive).
Eseguire il mulligan correttamente può portare un aumento considerevole delle nostre possibilità di vittoria della partita, dal momento che significa che avremo più possibilità di rispondere alle minacce avversarie, o di a nostra volta presentare minacce alle quali il nostro avversario dovrà rispondere.
Il mulligan è differente da mazzo a mazzo, ed è differente per ciascun mazzo avversario ci troviamo ad affrontare: per questa ragione ogni volta che leggerete una guida, nella sezione mulligan, troverete una serie di carte per ciascun mazzo avversario; non solo perchè per mazzi avversari diversi avremo bisogno di risposte diverse, ma ci anche saranno carte più o meno efficaci a seconda dei matchup specifici!
Dal momento che la fase di mulligan, come ho spiegato, ha un carattere molto specifico, è ovviamente molto difficile dare indicazioni generali che permettano di imparare ad avere sempre un mulligan perfetto, tuttavia i consigli che seguono dovrebbero insegnarvi come ragionare quando andate a fare un mulligan. Non vi farò esempi specifici, perchè caso per caso ci sarebbero tantissimi fattori da tenere in considerazione, l’obiettivo è tuttavia quello di spiegare il più semplicemente ma efficacemente possibile, per l’appunto, come ragionare quando si entra in questa fase.
L’obiettivo del mulligan è permetterci di avere maggiori chance di avere una buona mano per giocare la partita (o perlomeno il suo inizio); pertanto ciò che per prima cosa dobbiamo cercare in questa fase è di avere una curva (ricordate che ne ho parlato QUI?), ossia carte da potere giocare nei primi turni. Fanno “eccezione” i mazzi control, che non puntano a giocare creature nei primi turni di gioco: in questo caso lo scopo è avere rimozioni per i primi turni di gioco avversari. E’ fondamentale tenere conto di due cose quando si pianifica la propria curva (e quindi i primi turni della partita): la prima è il fatto che anche l’avversario giocherà carte in questi turni, pertanto dovremmo tenerne conto, cercando risposte ottimali alle sue giocate (e in questa fase ci conviene sempre ipotizzare giocate ideali/più probabili da parte sua, in modo da essere ancora più avvantaggiati se non le ha), e carte che ci permettano di porci in una posizione favorevole all’interno della partita. La seconda, che potrà sembrare scontata, è che se andiamo primi avremo a disposizione la moneta: questa può garantirci giocate molto forti o flessibilità nei turni, ed è da considerare nel pianificare la curva. Ricordate che nella maggior parte dei casi, è meglio impiegare (senza sprecarla, ovviamente) la moneta nei primi turni, dal momento che sono quelli nei quali ci garantirà un maggiore vantaggio.
La prima domanda che ci si pone solitamente pensando al mulligan è relativa a quello che si chiama “full mulligan”. Il full mulligan consiste nel cambiare tutte le carte che ci vengono proposte, ed è qualcosa che si fa solitamente (oltre a casi in cui tutte le carte hanno costo elevato) quando si vuole avere la probabilità più alta possibile di vedere una carta specifica, che troviamo fondamentale in quel matchup; è naturale quindi chiedersi quanto questo ci aiuti a pescare la carta sperata. Il full mulligan ci garantisce una probabilità relativamente alta di trovare la carta cercata, in particolare parliamo (per una carta giocata in doppia copia) del 41% se andiamo primi, e del 50% se siamo secondi (questa differenza è dovuta al fatto che chi è secondo ha una carta in più).
Un’altra cosa di estrema importanza, che anche molti giocatori esperti sottovalutano o sbagliano, è il fatto di tenere carte per non rischiare di trovare di peggio. Questo è un ragionamento sensato principalmente quando si parla di mazzi highlander (ossia mazzi con una sola copia per carta), mentre negli altri casi è sempre buona norma cercare le creature e le risposte ottimali, in modo da darci le migliori chances possibili di vincere la partita. Questo non significa comunque buttare carte che ci garantiscono una curva rischiando di perderla ovviamente, come ho detto la curva è sempre la prima cosa da cercare nel mulligan.
Quando si gioca in modalità classificata (o in un torneo in cui le liste non siano pubbliche) si presenta la difficoltà aggiuntiva del non conoscere il mazzo avversario, ma solo la classe: in questo caso, solitamente lo si prova a prevedere basandosi sulla frequenza dei mazzi, è bene tuttavia anche tenere conto di un altro fattore. Qualora vi siano più archetipi di un mazzo, uno aggressivo e gli altri midrange o control, è adatto supporre che il mazzo che si affronterà sia la variante aggressiva e mulligare di conseguenza, secondo la filosofia per la quale se è un midrange/control, nonostante il mulligan sia sbagliato, avremo più turni per pescare carte migliori, mentre un mazzo aggressivo non ci garantirà questo tempo, e sarà pertanto necessario assicurarsi di avere le carte adatte per affrontare la partita in tale eventualità.
Ultimo consiglio, ma non per importanza, è quello di adattare il mulligan anche al fatto che stiate giocando un matchup favorevole o meno: più è difficile il matchup, più ingordi dovete essere, cercando solo le carte che sapete fare la differenza, dal momento che, per natura del matchup, con una mano “media” non vincerete quasi mai la partita.
Questo è tutto per oggi, vi aspetto lunedì alle 14 con il prossimo articolo di From Zero To Hero!