Buon Venerdì a tutti, qui Valenash con l’ottavo episodio della rubrica From Zero To Hero!
Dopo aver spiegato il concetto di Tempo mercoledì, oggi vi parlerò del Value, che è per certi aspetti spesso contrapposto al tempo (giocate value portano solitamente ad una perdita di tempo, e viceversa) ed è un altro aspetto fondamentale della teoria che sta dietro al gioco; tempo e value sono anche i due fattori che permettono di valutare una determinata situazione in partita e il suo possibile evolversi. A voler essere precisi, anche la salute degli eroi gioca un ruolo in questo senso; ci sono carte come [Heroic Strike] che pur sembrando pessime sia dal punto di vista del tempo che del value, hanno in realtà utilizzo proprio per ridurre la salute avversaria, che è una risorsa limitata; tuttavia è una risorsa che non necessita di complicate analisi, pertanto non mi soffermerò a parlarne, nominandola comunque in questo triangolo per completezza.
Cominciamo cercando di definire il concetto di value. Il value rappresenta la quantità di risorse a disposizione di un giocatore. Per questo, una carta è value quando permette di generare risorse, o permette di fare utilizzare all’avversario più risorse di quelle che sono state utilizzate da noi. Ad esempio [Cabalist’s Tome] è una carta value, dal momento che da una singola carta ne otteniamo tre, quindi avremo risorse aggiuntive dopo averla giocata, a discapito del tempo (avremo infatti utilizzato 5 mana senza impattare in alcun modo la situazione sul terreno); allo stesso modo anche [Brawl] è una carta value, dal momento che permette (solitamente) di uccidere almeno 2-3 creature avversarie, e quindi di fatto avremo scambiato una singola carta per 2-3 carte avversarie.
Il value si identifica solitamente con il numero di carte presenti in mano, e con eventuali risorse generabili dalle carte presenti sul terreno. Ad esempio, nello screenshot qui sotto, lo stregone è in vantaggio di value (e anche di tempo in realtà), avendo 8 carte in mano (e una che verrà generata da [Shifting Shade]) a discapito delle 2 (più 1 che verrà pescata) avversarie. Possiamo notare come questo vantaggio sia stato pagato in termini di punti vita (si trova in fatti in svantaggio a 12 punti vita, contro i 22 avversari), utilizzando il suo potere eroe e le carte pescate per generare value.
All’interno dell’articolo riguardo i trade (che potete trovare QUI, in caso ve lo foste perso) ho parlato dei value trade. A seguito della spiegazione relativa al significato di value, è evidente capire da cosa derivi il termine value trade: questo tipo di trade, infatti, genera value per noi, dal momento che il nostro avversario dovrà spendere removal (quindi carte) o utilizzare minion su board (che ha speso carte per evocare) per uccidere la nostra creatura, la quale ci avrà quindi consentito di scambiare una nostra carta per due o più avversarie, portandoci in una situazione di vantaggio.
In maniera simile, quando si parla di giocare il value game (cosa che avviene spesso nelle situazioni di mirror match, o in matchup control) si intende cercare di massimizzare il valore di ogni carta a nostra disposizione (a discapito del tempo) così come del nostro potere eroe, in modo da arrivare a trovarci in una situazione di vantaggio di risorse; vi ripropongo quindi l’esempio fatto mercoledì: in questa situazione, se vogliamo giocare il value game, andremo ad utilizzare il potere eroe sul [Southsea Deckhand] avversario, il quale avrà “sprecato” una creatura che abbiamo ucciso senza utilizzare carte, avendo quindi generato value.
Questo è tutto per oggi, vi aspetto lunedì alle 14 con il prossimo articolo di From Zero To Hero!