Buongiorno a tutti, qui Valenash con l’ultimo articolo della rubrica From Zero To Hero!
Come ultimo argomento che tratterò in questa rubrica, andrò ad analizzare le differenze tra mazzi pensati per essere giocati in ladder e quelli per l’ambiente torneistico, andando anche a suggerirvi come adattare i vostri deck a ciascuna delle due modalità e renderli ottimizzati per risultati migliori possibili in entrambe le modalità.
La differenza fondamentale tra i due tipi di meta è il fatto che in ladder sia possibile incontrare qualsiasi tipo di deck e con qualsiasi frequenza, pertanto con tanta fortuna (o sfortuna, a seconda del mazzo che stiamo andando ad utilizzare) potremmo incontrare anche per 10 volte consecutive lo stesso archetipo della stessa classe contro, mentre in torneo non solo l’avversario potrà avere un solo deck per ciascuna classe ma, cosa importantissima, avremo a disposizione un ban che giocherà un ruolo importantissimo nella nostra strategia.
Per queste ragioni, è necessario adattare i propri deck al meglio per essere ottimizzati in ciascuna modalità, che significa questo?
Per quel che riguarda la ladder, una volta che siamo riusciti ad identificare correttamente il meta (potrebbe aiutarvi quanto detto QUI) è possibile techare il nostro mazzo anche pesantemente contro il deck predominante, utilizzando carte che normalmente non giocheremmo in modo da guadagnarci un vantaggio in una vasta percentuale di partite, tenendo conto del fatto che, allo stesso tempo, potremmo incontrare qualsiasi mazzo, e quindi dobbiamo mantenere un’impostazione più generale del deck.
Al contrario in torneo non solo avremo un range minore di mazzi che pensiamo di trovarci contro, e pertanto potremo avere una personalizzazione del mazzo maggiore e più precisa per risultare efficace in tale meta, ma la presenza del ban ci permette di eliminare completamente una serie di carte che, ad esempio, normalmente vengono giocate solo per uno specifico matchup in ladder, andandole a sostituire con altre opzioni più ottimali. Quest’aspetto viene spesso trascurato dai giocatori meno esperti, che non riescono a padroneggiare al meglio l’abilità di deckbuilding.
Per mostrarvi con un esempio pratico quanto detto, vi mostrerò tre liste di Miracle Rogue, una per ladder e le altre due adatte al meta torneistico con due ban diversi, andando ad evidenziare le differenze per farvi capire quanto le due modalità possano influire sul deckbuilding, e come ragionare per impostare i vostri mazzi per ladder o torneo.
Questo è un mazzo Miracle da ladder, pensato per poter fronteggiare qualsiasi tipo di mazzo possiamo incontrare. Non andrò nello specifico sulle scelte fatte essendo una lista abbastanza standard, ma punterò piuttosto ad evidenziare le differenze delle liste da torneo rispetto a questa.
Questa è una lista di Miracle pensata per un meta torneistico nel quale andiamo a bannare il Warrior nemico: notiamo infatti la totale assenza del pacchetto pirati, solitamente molto importante in tale matchup, sostituito da carte da midgame come [Barnes] e [SI:7 Agent] che aiutano a contrastare altri mazzi e a prendere board in questa fase. Anche un [Deadly Poison] compare nella lista, per migliorare il matchup contro Shaman che è uno dei mazzi che ci aspettiamo di andare a fronteggiare maggiormente.
Questa lista, infine, è nuovamente pensata per il meta da torneo, ma questa volta mettendo in conto un ban di Shaman: tornano infatti a fare capolino i pirati, particolarmente forti in questo matchup specifico dal momento che ci permettono di contestare bene l’early game avversario, sparisce [Deadly Poison], di poco impatto in questo e altri matchup, così come [Barnes] (antisinergico coi pirati); trovano invece spazio il secondo [SI:7 Agent] e Shaku dato che sono state rimosse entrambe le copie di [Fan of Knives], carta di bassissimo impatto nei matchup che ci aspettiamo bannando Shaman, dal momento che è utile solamente contro deck che tendono a riempire il board, cosa che non accade con Pirate, Jade Druid, Renolock o deck simili.
In conclusione è quindi importante considerare sempre attentamente le carte che inseriamo in ciascun deck, adattandolo al meglio al metagame specifico che ci aspettiamo, così come al formato atteso.
Non perdetevi comunque l’articolo conclusivo di questa rubrica, in uscita lunedì alle 14!