Così vicini e, purtroppo, così lontani. Questo potrebbe essere un breve riassunto di quella che è stata una delle serie più spettacolari di questo mondiale, con i Misfits che costringono i campioni del mondo al quinto game, riuscendo quasi a compiere l’impresa che nessun altro team è andato vicino a completare.
Un inizio ‘da copione’
Poco da dire per il primo game della serie: Faker e compagni riescono a demolire il secondo seed europeo in 25 minuti
Scontro dopo scontro gli SKT accumulano semplicemente troppo vantaggio, e i MSF non riescono a recuperare.
Il ruggito del coniglio
Tutti sembrano dare per spacciati i Misfits (il 98% dei pick’em li dà come perdenti). Ma IgNar non concorda, e il suo Blitzcrank, che chiuderà la partita con UMA 0/0/9, serve la vendetta per il proprio team, che grazie anche ad un Hans Sama in gran forma riesce a chiudere in 26 minuti.
IgNar non ha però finito di stupirci, e mette nuovamente in mostra le sue doti di playmaker con la sua Leona, usando Frenesia del Duello come maestria chiave. Scelta curiosa, che paga: il vantaggio ottenuto in bot grazie a questa strategia permette ad Hans Sama di completare abbastanza oggetti da chiudere il game. Dopo 40 minuti di partita la serie è sul 2-1 per gli europei, vicinissimi a compiere quello che a molti sembrava e tuttora sembra impossibile: battere gli SKT ai mondiali in una Bo5.
I fan sono nuovamente in preda all’Euforia.
The unkillable demon-god rises
Il match-point è ora alla portata di MSF, ma Faker non vuole mollare così facilmente.
Il quarto game è una sequela di scontri tiratissimi, fino al momento in cui Maxlore riesce ad assicurare il Baron per la sua squadra, che riesce a prendere rapidamente un considerevole vantaggio.
Poi, il dive.
Gli europei ‘sentono l’odore del sangue’, e provano una giocata estremamente rischiosa sotto la torre dell’inibitore mid degli SKT. Il risultato non è però in loro favore, e i coreani sono lesti a riprendere il controllo della partita, chiudendo a 37 minuti e facendo partire le Silver Scrapes.
Nell’ultima partita della serie i campioni in carica prendono subito il controllo, con Faker che sale in cattedra, dimostrando una volta di più di meritarsi tutti gli appellativi. Nonostante il suo UMA finale sia di 1/0/0, l’apporto della sua Taliyah negli scontri e nella gestione della mappa risultano decisivi. A poco serve il Thresh di IgNar, che in questa ultima partita non riesce a trovare gli ingaggi che tanto hanno pagato per il suo team in questa serie.
Nonostante i tre draghi infernali conquistati dai MSF, gli SKT non si scompongono, e riescono a rubare il Dragone Anziano, trovando le uccisioni necessarie per spingere nella base avversaria e spegnere le ultime speranze per PoE e compagni di entrare in top4.
Gli SKT avanzano alle semifinali, dove incontreranno il vincitore di RNG-FNC per guadagnarsi una possibilità di difendere il loro titolo.
I Misfits tornano invece a casa, ma va loro riconosciuto di aver quasi compiuto l’impossibile: riuscire, dopo un anno dalla propria entrata nel mondo dei pro, a portare al quinto game i campioni del mondo, costringendoli inoltre a cambiare pesantemente stile di gioco allontanandoli dal meta, è un traguardo che questi giocatori e il loro coach Hussain possono dire di aver orgogliosamente raggiunto.
Autore: Luca Sallustio