A poche ore dall’inizio del Blizzcon anche l’ultima squadra della Overwatch League ha seguito la scia delle avversarie rivelando nome, logo e colori. Nel giro di due settimane la League, che si propone di creare una vera e propria carriera attorno agli astri nascenti dell’esport, può contare sull’ufficializzazione di tutte le squadre rimanendo solo più in attesa di veder completate le formazioni dei singoli team.
Ricordiamo che il torneo inizierà in pre-season il 6 Dicembre, con partite amichevoli preliminari che coinvolgeranno tutte e dodici le squadre, per poi continuare con la regular season il 10 Gennaio che durerà fino a giugno, con playoff e finali previsti a luglio.
Vediamo un po’ le nove squadre appena presentate in pillole:
- Los Angeles Valiant nasce come progetto interno all’organizzazione Immortals, realtà molto amata dalla sua community e conosciuta per i suoi valori etici, che vengono rappresentati da una Mercy in verde e dal logo a forma di elmetto alato. Il CEO di Immortals ha più volte ribadito, nel comunicato stampa ufficiale, le grandi aspettative che la città e l’organizzazione hanno verso i Valiant e la determinazione con cui la squadra fronteggerà le avversarie.
- I Boston Uprising presentano il loro colore e la loro tradizione pionieristica su Soldato-76, scelta decisamente azzeccata pensando anche al background del personaggio. Una squadra che parte con l’intenzione di raccogliere tutti i giocatori più bravi di Boston e lanciarli verso sfide sempre più importanti.
- Seoul Dinasty: nemmeno a dirlo, sono la squadra del paese che ha dato agli esport l’accezione che tutti conosciamo. D.va nera e dorata è l’emblema della squadra che conta tra i suoi membri fondatori i Lunatic-Hai, stelle dell’APEX Tournament, e che racchiude la sua volontà di dominare la scena internazionale nella tigre stilizzata che rappresenta il loro logo.
- Il logo e i colori dei New York Excelsior rispecchiano esattamente la loro città: già dal nome, NYXL, vogliono evidenziare quello che è il grande cuore pulsante di New York, la città più inclusiva e multietnica del mondo. La scelta di mettere il proprio colore su Lùcio si rivela, ancora una volta, in linea con la storia del gioco stesso. Il team, formato da 8 giocatori presi dal circuito APEX.
- Gli Houston Outlaws e il loro McCree sono fieri delle loro radici texane. Il logo richiama la Lone Star degli sceriffi e polverosi mezzogiorno di fuoco, da vivere fino all’ultima pallottola. Il team nasce in seno all’organizzazione OpTic, di cui già fanno parte i giocatori di Green Wall, realtà competitiva già conosciuta a livello internazionale.
- I Philadelphia Fusion fanno onore alla loro tradizione di inclusione e scienza, vestendo Winston di arancione e nero. La Comcast Spectacor, costola della più grande Comcast Corporation, è la società che ha investito nella squadra e si sta occupando di reclutare e allenare giocatori. Prendono le cose talmente sul serio che hanno divulgato uno spot pubblicitario sull’importanza dei videogames a Philly, che potete vedere cliccando qui.
- La Royal Air Force inglese viene onorata nel logo dei London Spitfire. Anche l’amatissima Tracer, volto di questo team, è una ex pilota delle forze aeree inglesi! Da una costola di Cloud9 è nata che può contare su una base di fan molto attiva e appassionata, che ha addirittura scelto il nome della squadra, tra cui spiccano eccezionalmente il sindaco di Londra, Shadiq Khan, e il ministro inglese del dipartimento di cultura digitale: gli inglesi amano molto il mondo dei videogiochi e delle competizioni, tanto che il mercato britannico per fatturato è quinto nel mondo.
- Si definiscono adorabili rinnegati, i Florida Mayhem. Non per niente è Junkrat a rappresentare la squadra che porta alto il vessillo dello stato del sole e che promette un inizio col botto: #bringthemayhem è l’hashtag lanciato dalla squadra e che da solo dice praticamente tutto. Dietro i Mayhem non c’è altro che la Misfits Games, realtà ben nota al panorama competitivo che ha addirittura ricevuto finanziamenti dalla squadra di pallacanestro Miami Heat.
- Ultimi ma non ultimi, i Los Angeles Gladiators. La seconda squadra californiana, istituita da due imprenditori locali che già operano nel campo del game competitivo, debutta vestendo di viola e bianco Reinhardt e utilizzando un leone su uno scudo rovinato dalle battaglie come logo. L’omaggio è rivolto ai grandi imperatori dell’Antica Roma e ai suoi guerrieri. Stan Kroenke, uno dei fondatori della squadra, sarà la mente dietro la costruzione di un nuovissimo stadio nella città, che diventerà la casa dei Gladiators e delle altre squadre di Kroenke, oltre a ospitare anche altri eventi sportivi.