Home OverWatch Tiriamo le somme: Stage 1 della Overwatch League

Tiriamo le somme: Stage 1 della Overwatch League

Dopo poco più di un mese, lo stage 1 della Overwatch League è arrivato a conclusione. Gli occhi del mondo intero si sono concentrati su quello che a tutti gli effetti è considerato un vero e proprio esperimento nell’ambito degli esport portato avanti da Blizzard. Una scommessa che, alla luce dei fatti, non si può dire propriamente vinta. Quello che è sicuro, però, è che sicuramente è stata alzata un po’ l’asticella per quanto riguarda gli standard della competizione esport.

London Spitfire dominano lo Stage 1

La prima parte della prima stagione è stata vinta, nemmeno troppo a sorpresa, dai London Spitfire. Con i Seoul Dinasty fuori dai giochi per colpa dei Philadelphia Fusion, la squadra della capitale britannica ha dovuto affrontare una prova fisicamente e mentalmente impressionante per raggiungere la vittoria: nonostante una sconfitta iniziale subita da parte dei New York Excelsior, gli Spitfire hanno tenuto in mano le redini dei match successivi fino a riaffrontare i loro connazionali coreani e riprendersi una meritata rivincita finale. Il totale di ore consecutive giocate? 14, così come 14 sono state le mappe affrontate. Una vera e propria maratona che ha visto gli Spitfire mettersi a dura prova, affrontando avversari molto forti e più riposati con una competenza e una precisione tattica degna di un grande team venendo ripagati con la vincita del montepremi da 125.000$.

Non sono state da meno nemmeno le squadre che hanno giocato l’ultima giornata per arrivare ai playoff: Houston Outlaws, Boston Uprising, Philadelphia Fusion e Florida Mayhem hanno giocato ogni carta in loro possesso per tentare di assicurarsi un posto in finale. Non ci sono riusciti, ma hanno regalato agli spettatori in arena e a quelli da casa tantissime splendide giocate e Play of the Game che passeranno sicuramente alla storia.

Un breve recap

Cosa ci ha regalato questo mese di Overwatch League? Certamente un nuovo modo di vedere la competizione, da ogni punto di vista: con più di 150.000 views al giorno sul canale ufficiale Twitch la Blizzard ha lanciato una scommessa non da poco. L’investimento è stato davvero ingente, sia da parte della casa di produzione che da parte delle squadre partecipanti, ma i ritorni economici sembrano aver soddisfatto le prime aspettative. Persino le squadre sono viste in maniere differenti: caratterizzate non dai nomi di multigaming internazionali ma create e inserite appositamente per la Overwatch League, hanno portato alla ribalta talenti altrimenti affossati in competizioni regionali più piccole, come la Contenders o i numerosi tornei nazionali. Non sono mancati gli scandali: dalle dichiarazioni sessiste, alle pubblicità transfobiche tra un match e l’altro, ai problemi con la correttezza e l’indisciplina di alcuni giocatori (con relativi ban) gli organizzatori hanno dovuto far fronte a diversi problemi di tipo logistico e umano. Forse è la prima volta che un torneo esport finisce agli onori di cronaca in una maniera così “popolare”.

L’inizio della fase 2 sarà il 22 Febbraio e si sfideranno le seguenti formazioni: Seoul Dinasty-Los Angeles Valiant, Dallas Fuel-Shangai Dragons, Los Angeles Gladiators- San Francisco Shock, Houston Outlaws-London Spitfire.