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Kai’Sa: build e strategie

Con l’arrivo del nuovo champion, Kai’Sa, è probabile che molte persone, incuriosite dalle sue particolarità, proveranno fin da subito ad ottenerne una buona padronanza; infatti l’originalità del suo kit è innegabile: la possibilità di poterla buildare attraverso metodologie completamente differenti è sicuramente una dei suoi punti forti, ma da un altro punto di vista può essere un problema per i giocatori capire quali items comprare, in quali situazioni e soprattutto come giocarla, per questo i ragazzi di DotEsports hanno dato qualche consiglio che vi illustreremo in questo articolo per sfruttarla al meglio. Partiamo innanzitutto dagli oggetti:

Build

Come probabilmente saprete, la possibilità di creare le più disparate build è data proprio dalle sue abilità: grazie alla propria passiva è in grado di potenziare le proprie skills in base alle sue statistiche bonus, ossia raggiungendo un certo valore (la sua Q – Pioggia di Icathia si potenzia con l’AD, la sua W – Cercatore del Vuoto con l’AP e la sua E – Supercaricatore con la velocità d’attacco); è proprio questo che caratterizza Kai’Sa, infatti un ADC (se si può chiamare tale, probabilmente il termine giusto è semplicemente Tiratore) dotato di queste possibilità fino ad ora non è mai esistito. Le build di cui vi parleremo sono: una ibrida, una completamente mirante all’AP, una all’AD e l’ultima all’attack speed.

Andando per ordine, ci troviamo di fronte alla build più costosa tra le quattro il che la porta inevitabilmente ad essere molto più adatta alle fasi più inoltrate della partita, dato che sicuramente nell’early game non sarà possibile mostrare il vero potenziale del campione. Essa è composta da: Furia di Guinsoo, Lama del Re in Rovina, Dente di Nashor, Gambali del Berserker, Virtù della Triade e la Pistola a Lame Hextech che può essere sostituita con l’Uragano di Runaan in passe alle partite ed ai matchup. Tuttavia il costo in caso di partite molto lunghe viene decisamente giustificato: a build completa infliggerete molti più danni di gran parte degli ADC, sia dal lato dei danni sostenuti nel tempo sia dal lato del burst (ossia i danni inflitti in poco tempo), a suo discapito troviamo l’assenza di abilità per applicare crowd control (come stun o immobilizzazioni) oltre a danni AoE non troppo alti in confronto agli altri carry. Inoltre messa a confronto con campioni come Kog’Maw di certo non sfigura: nonostante i suoi danni siano leggermente più bassi, una volta ottenuto il 100% di Velocità d’Attacco acquisirà la possibilità di diventare invisibile grazie ad una sua abilità, ottenendo così un importante punto a favore.

Per quanto riguarda la build Full AP invece è conveniente acquistare il Dente di Nashor ed i Gambali del Berserker, che oltre a sinergizzare bene le permetteranno di infliggere comunque molti danni anche se dotata di poco AD (da notare che in questo modo otterrà sia il potenziamento dato dall’AP bonus che dall’Attack Speed), inoltre acquistare i Calzari del Mago sarebbe stato decisamente inutile dato che Kai’Sa infligge danni fisici con ogni sua skill, nonostante il loro scaling; proprio per questo è essenziale evitare altri oggetti miranti molto alla penetrazione magica, in modo da avere la migliore efficienza con la propria build. Ovviamente per la build AD vale la stessa scelta di stivali, mentre per quanto riguarda gli altri oggetti si può tranquillamente pensare ai classici oggetti per l’attacco fisico come la Bramasangue o l’Angelo Custode. Anche per la build Attack Speed (e Critico) si tende ad andare sul classico, quest’ultima è consigliata se nel team nemico sono presenti due tank o più, mentre le altre due mirano al burst (anche se non raggiungono i danni della ibrida) e sono adatte al oneshot dei bersagli più fragili.

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Punti forti e punti deboli

In generale, tra i principali punti forti di Kai’Sa è sicuramente presente il suo danno; mentre tra le sue debolezze quella che spicca di più, come già evidenziato, si può trovare l’assenza di CC. Andando invece un po’ più nello specifico del suo kit, si può notare che la sua Q – Pioggia di Icathia nonostante le apparenze (per gran parte causate dagli effetti grafici) non infligge così tanti danni quanto invece ci si potrebbe aspettare, soprattutto se non presenti più bersagli nel suo raggio d’azione. La sua E – Supercaricatore non ha effetto istantaneamente, in effetti ha bisogno di più di 1 secondo durante il quale Kai’Sa sarà praticamente alla mercé di ogni avversario (se non coperta dai propri compagni di squadra), infatti proprio questo conviene non utilizzarla quando ci si trova nel mezzo del fight, bensì cominciare a caricarla da una posizione sicura per poi avvicinarsi. Quest’ultimo è uno dei motivi per cui essa non è esattamente adatta ai teamfight, che infatti non sono assolutamente il suo punto forte; questo discorso non vale tuttavia per la sua capacità di roaming (o anche di gank), che viene incredibilmente migliorata dalla sua E che le fornisce Velocità di Movimento aggiuntiva in modo da renderla molto rapida nel posizionarsi alle spalle degli avversari (soprattutto dopo aver ottenuto il potenziamento dell’Invisibilità).

La sua W invece se usata nel modo corretto le permette di avere una fonte continua di danni decisamente ingenti, dato che oltre ad infliggerli sul colpo (ed a rivelare il nemico colpito), con l’applicazione delle stack del Plasma della sua Passiva (e portando a segno ulteriori 2 attacchi base) riesce ad infliggere ulteriori danni sulla vita mancante che spesso possono prendere alla sprovvista, in special modo se questa skill ha subito un potenziamento. Colpire la W le permette di effettuare con molta più sicurezza la sua riscossione delle stack, infatti dovendone applicare ben 2 in meno le basterà utilizzare semplicemente altri due attacchi base per l’attivazione della passiva che per un campione del genere possono significare davvero un grande passo avanti, soprattutto tenendo conto della sua fragilità.


Questi sono i primi consigli (e ragionamenti) da seguire per imparare ad utilizzare Kai’Sa e cominciare fin da subito a capire come sfruttarla al meglio e soprattutto come dovrebbe cambiare la strategia a seconda dei casi. Ci troviamo di fronte nuovamente ad un campione con molti tratti originali: poter buildare dell’AP in BotLane è un fatto abbastanza particolare, potrebbe far parte del processo di allargamento di quest’ultima lane? In ogni caso, speriamo che questi consigli vi torneranno utili e vi aiuteranno a masterare fin da subito questo campione.


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