Negli ultimi tre anni sono stati 17 i nuovi ingressi nella landa. Forse è ora di rallentare?
Patch 8.5, Riot Games è appena riuscita a dare una parvenza di bilanciamento a Zoe, suo ultimo campione uscito, che subito ne esce uno nuovo: Kai’Sa. Questo ADC del Void è il campione numero 140. Che inizino ad essere troppi?
I numeri della concorrenza
Dota2, il principale rivale di LoL, conta 116 campioni (ben 24 in meno); seguito da Smite con 94 e Hots con 78.
Quindi, rispetto alla concorrenza il gioco di Riot Games vanta un vantaggio numerico enorme. Basti pensare che, se Dota 2 si mettesse a pubblicare 6 campioni all’anno, e League of Legends nessuno, gli ci vorrebbero ben quattro anni a raggiungere il proprio avversario.
Ovviamente la cosa non avverrà, ma conviene a Riot Games continuare a investire ingenti risorse nello sviluppo di nuovi personaggi? A mio avviso no, e vi spiego perché in cinque punti.
Punto Uno: Emozioni
Far uscire a scadenze quasi regolari un nuovo campione rende banale un fatto che, invece, dovrebbe creare adrenalina nella community.
Punto Due: Barriera all’ingresso
Per quanto il concetto base del gioco sia semplice, apprenderlo fino in fondo è difficile e molti non vi riescono nemmeno dopo anni. Continuare ad aggiungere campioni su campion rende solamente più grande la disparità tra vecchi e nuovi giocatori (per quanto quest’ultimi possano essere aiutati da vari forum, streamer, youtuber etc.).
Punto Tre: Vecchi campioni
Ci sono tanti vecchi campioni che meriterebbero un po’ di affetto. Quindi perché non focalizzarsi più su questo aspetto e meno sul farne uscire di nuovi, che tra l’altro spesso hanno kit sempre più particolari che rendono obsoleti/meno efficienti quelli di altri?
Punto Quattro: Bilanciamento
Un gioco ormai affermato, solido e con all’interno una grande varietà di campioni forse, piuttosto che continuare a crearne di nuovi, dovrebbe cercare di rendere viabili almeno una grossa fetta di questi. Infatti, direi che è oggettivamente noioso guardare una serie di partite competitive in cui ad affrontarsi sono sempre gli stessi campioni per mesi e mesi. Perché non puntare a rendere ogni campione a suo modo “op” di modo da offrire più varianti possibili alle squadre, e rendere fluida una scena troppo spesso stagnante? Gli ultimi mondiali, per quanto schiavi della Bot Lane a causa dell’Ardent Censer, hanno offerto momenti di grande varietà (l’Urgot Top dei Gigabytes Marines, la Leona con il Fervor dei Misfits, il Singed dei C9 etc.). Questi lo hanno reso frizzante e ti davano sempre la speranza di vedere qualche sorpresa in fase di draft, rendendo il tutto più godibile.
Punto Cinque: Possibile espansione delle modalità di gioco
Come in ogni gioco, credo che la maggior parte della base dei giocatori sia costituita da Players For Fun, quindi poco interessati a scalare l’elo delle partite classificate e più interessata a semplicemente divertirsi. Quindi perché non provare a creare nuove modalità fisse for fun, piuttosto che solamente campioni?
L’importanza degli eventi
Voglio condividere un mio breve ricordo collegato a un periodo in cui ho giocato a WoW. Il periodo in questione è l’evento per l’apertura dei cancelli di Ahn’Qiraj, l’ultimo grande raid di Vanilla. Ecco, quell’evento, nonostante la sua semplicità, faceva respirare nel server un’aria diversa. Tutti quanti, dagli hardcore gamers a quelli for fun, lavoravano uniti per un unico scopo: raggiungere le risorse necessarie all’apertura, nel minor tempo possibile, del raid. Quell’evento ti faceva sentire parte di una comunità globale e ti dava il senso che qualcosa di profondamente importante stesse per avvenire in Azeroth, anche se a conti fatti non fosse proprio così.
Sarebbe bello se d’ora in avanti l’uscita di un campione su League of Legends non sia più soltanto routine, ma piuttosto un evento che tenga impegnata la community e che faccia sentire importanti tutti, senza discriminazioni di elo. Le missioni ormai ci sono da un po’ e potrebbero essere sfruttate non soltanto per regalare delle icone di cui a pochi importa.
Ad esempio, si potrebbe fare che per l’uscita di un campione del Void sia necessario completare una gigantesca missione globale al fine di poter effettivamente sbloccare il campione (magari aprendo un portale che faccia “arrivare” il campione su Runeterra?) o l’aspetto di questo. Ovviamente con numeri bilanciati in base alla grandezza di ogni regione.
Insomma, Riot Games ormai non credo abbia più bisogno di inserire così tanti campioni ogni anno . Piuttosto potrebbe concentrarsi sul rendere l’arrivo di un nuovo campione un evento che richiami anche giocatori disaffezionati/annoiati, o concentrarsi su altri aspetti che rendano il gioco meno monotono ad alti livelli o dare più varianti di gioco a chi non è interessato in quella strettamente competitiva. Queste nuove vie di sviluppo potrebbero permettergli di differenziarsi ancora di più dalla concorrenza e sfruttare al meglio il vantaggio competitivo acquisito negli anni, molto più di un nuovo campione