Home League of Legends Esports Recap semifinali PGNP e previsioni sulla finale.

Recap semifinali PGNP e previsioni sulla finale.

Nella serata di mercoledì 21 iDomina eSports, Team Forge, Outplayed e inFerno eSports si sono date battaglia per ottenere un posto nella finalissima di domenica 31 marzo a Milano nell’Unicredit Pavillion.


iDomina eSports |1 – 2| Team Forge

È bene partire da un presupposto. A prescindere dal risultato questa è stata la sfida più bella che si è vista nel panorama italiano da molto tempo. Due squadre che si sono affrontate a viso aperto e che hanno portato ognuna il proprio avversario al limite. Tra l’altro se ve la siete persa consiglio caldamente di andarvela a recuperare. Una bo3 che forse può far sperare in un risultato più che dignitoso dell’Italia all’imminente European Cup. Cosa fino a qualche tempo fa per niente scontata, dato che in molti si sarebbero accontentati anche della semplice apparizione.

Sicuramente questa competizione, a prescindere da chi ci rappresenterà, ha portato le squadre italiane ad un altro livello. Specialmente quelle che fino a qualche tempo fa (iDomina e Outplayed in particolare) erano sì concorrenti dei Forge, ma non sembravano mai in grado di poterli impensierire quando contava. Quella tra iDomina e Forge questa volta è stata una battaglia dura e pura. Non è la prima volta che si vede i Forge sanguinare in Italia, ma sicuramente mai era successo che ciò avvenisse già dalle semifinali. Inoltre, il rischio di sconfitta per i Forge è stato concreto e vederli uscire “così presto” sarebbe stato un clamoroso colpo di scena per il panorama italiano di League of Legends. Alla fine il nexus ad esplodere in game 3 è quello degli iDomina ma, ripeto, sarebbe potuto essere tranquillamente anche quello dei Forge.

LA CENTRALITA’ DI DEMON È bene sottolineare la crescente importanza che ha Demon per gli iDomina. Complice anche una non completa maturazione del gioiellino Tsuzume, ancora troppo spesso dipendete dalle sorti del suo team. Ovvero, quando gll iDomina funzionano Tsuzume si sente, ma quando questi vanno in difficoltà troppo spesso diventa quasi ininfluente. Invece di essere lui il creatore delle fortune del proprio, troppo spesso è semplicemente la ciliegina sulla torta degli iDomina.

Per questo Demon diventa centrale. Quando lui performa i suoi compagni salgono ad un altro livello, molto vicino a quello delle prime della classe. Ne è un ottimo esempio il game 1 dove con il suo Zac ha più volte centrato delle catapulte elastiche che hanno creato ottimi pick o ribaltato schermaglie che sembravano perse. Invece, quando Demon non performa al massimo, gli iDomina scendono immediatamente dal gradino in cui attualmente sono posizionate Forge e Outplayed. Com’è successo nei game 2 e 3 dove dei suoi ingaggi sbagliati hanno permesso ai Forge di prendere vantaggi importanti.

BENE, MA NON BENISSIMO. Questo potrebbe essere tranquillamente il riassunto della prestazione dei Forge. Infatti ci si aspettava una prestazione ben più dominante e pulita da parte del team che negli ultimi anni ha vinto quasi sempre in Italia. Invece, è qualche mese che si avvertono scricchiolii nella formazione sarda, e quelli visti durante questa semifinale sono forse il sintomo di una corazza che inizia ad avere qualche crepa di troppo. Ad esempio, il permettere agli iDomina di rientrare in gioco, durante il game 3, quando erano sotto di quasi diecimila monete d’oro è una cosa non da Forge.

Forse l’avere in team una maggioranza di giocatori stranieri sta danneggiando la comunicazione della squadra, e di conseguenza quella macro da sempre punto di forza della squadra? Oppure i diversi cambiati nella corsia centrale avvenuti negli ultimi mesi stanno incidendo più del previsto nonostante la bravura dei giocatori?


inFerno eSports |0-2| Outplayed

In questa serie il dato più rilevante è l’avere mantenuto ancora  a zero il numero dei game persi da parte degli Outplayed, come ci si poteva aspettare prima delle serie. D’altronde gli Inferno si presentano al loro appuntamento in versione giornata no, rendendo così impossibile quella che già era un’impresa di difficile realizzazione.

INFERNO INGENUI Sicuramente l’ostacolo che gli si parava di fronte era quasi insuperabile, data la storia di entrambe le squadre nelle recenti competizioni, ma gli Inferno ci hanno messo del loro a rendere facile la vita degli avversari. La decisione di non fermare lo splitpush di Orome in game 1 è tutt’ora oggetto di studio di molti. Mentre la draft del game 2, quasi totalmente priva di dps, non ha fatto altro che spostare ancora di più gli equilibri verso degli avversari già largamente favoriti.

Tuttavia il risultato ottenuto da questa squadra nella competizione non è affatto disprezzabile e sicuramente si tratta di un roster che, se riesce a trattenere la propria stella, può crescere in futuro. Ovviamente a patto di trovare una costanza nelle prestazioni attualmente assente.

SEGNALI DI CRESCITA…CON UN DUBBIO Dal lato Outplayed è importante l’aver mantenuto l’imbattibilità. Troppo spesso in passato questa squadra si è concessa qualche lusso di troppo, mentre adesso con i due nuovi innesti sembra aver trovato la giusta cattiveria necessaria a vincere qualcosa.

L’unico dubbio che rimane sull’effettiva forza di questo team è Orome. Questo giocatore sta letteralmente giocando su un altro livello rispetto gli avversari, attirando così su di sé non solo enormi attenzioni dai nemici ma spesso riuscendo pure a ribaltare queste a proprio favore. La questione quindi è: quanto della crescita degli Outplayed sia dovuta a una nuova maturità e quanto sia dovuta dallo strapotere attuale di Orome? Inoltre, se gli avversari troveranno il modo di contenerlo, gli Outplayed riusciranno a continuare ad essere lo schiacciasassi degli ultimi mesi?


LA FINALE

A sfidarsi questo sabato all’Unicredit Pavillion saranno quindi Team Forge e Outplayed. Le sfide tra queste due squadre sono sempre affascinanti. Da una parte abbiamo una squadra più individualista, gli OP, capace di pick imprevedibili e di grandi giocate da parte dei singoli. Mentre dall’altra abbiamo i Forge, un team che da sempre punta sul collettivo come punto di forza e che spesso è riuscito ad esaltare, grazie alla propria macro, giocatori meccanicamente inferiori a quelli avversari. Ormai questo è un classico delle finali italiane ed è altrettanto un classico la vittoria per 3-0 dei Forge dopo un primo game combattuto. Sarà così anche questa volta? Probabilmente no. Qualche scricchiolio di troppo nella macro dei sardi e l’avvento di Orome sembrano aver spostato gli equilibri più dalla parte degli Outplayed, ma è sempre bene considerare il buff dei Forge nelle best of.

Questi elementi rendono quindi difficile preventivare l’esito di una finale che probabilmente sarà decisa dalle corsie laterali e dall’impatto che sapranno dare a queste i jungler delle rispettive squadre. L’avere un Orome vincente si è dimostrato fondamentale per gli OP e sarà importante per i Forge cercare di ingabbiare questo giocatore. Invece per gli OP sarà importante tenere sotto controllo un Endz che se va in vantaggio diventa ingestibile, a patto che non decida di fare una pazzia delle sue.

Probabilmente quindi a decidere la finale sarà lo scontro tra Click e Shadow. Il jungler degli OP è in un ottimo momento di forma, ma spesso nelle finali (anche con la maglia degli Element) ha offerto prestazioni al di sotto delle proprie indiscutibili capacità, evidenziando qualche problema di nervosismo. Invece Click, sebbene meno dotato meccanicamente del proprio avversario, si è spesso imposto ai suoi danni proprio grazie ad un maggiore sangue freddo. Riuscirà finalmente Shadow a superare i propri limiti e portare il proprio team alla vittoria, conquistando così lo scettro di miglior jungler? O sarà ancora una volta Click ad imporsi?

Non ci resta che scoprirlo il 31 all’Unicredit Pavillion, o sul canale Twitch di PG Esports.