Dopo la sospensione e la ripresa online del campionato nordamericano di League of Legends – parallele e contemporanee a quelle dell’LEC – arrivano ulteriori notizie che potrebbero mettere a repentaglio lo svolgimento dell’LCS.
Il reporter Travis Gafford ha infatti annunciato in un suo video che 90 giocatori avrebbero preso parte ad un sondaggio indetto dall’associazione dei giocatori (i cui risultati sarebbero stati poi comunicati a Riot) sulla loro volontà o meno di andare avanti nel campionato, mantenendo il formato online. A quanto pare circa il 60% di questi avrebbe richiesto la sospensione.
Le motivazioni sarebbero molto varie. Alcuni fanno riferimento ad uno scarso interesse nel prendere parte allo Spring Split stesso, dato che il nuovo format dell’LCS non prevede più la presenza dei Championship Points e del Gauntlet per l’accesso al Mondiale – garantito solo in base ai piazzamenti dei team nel Summer Split. Ciò ha ovviamente causato molte polemiche tra gli opinionisti, che vedrebbero una mancanza di serietà nei giocatori che si sono giustificati in questo modo – dati gli esempi dei tornei online in Europa e Cina.
If LCS players don't wanna play Spring then just give the money back. You weren't delusional enough to imagine you would be paid to not play video games, were you?
— Thorin (@Thorin) March 23, 2020
Tanti altri hanno invece fatto semplicemente riferimento alla loro preoccupazione per la propria salute e per la propria situazione. Tra questi in particolare spiccano i tanti import che giocano in LCS. Infatti moltissimi giocatori nel circuito NA provengono dal Canada (ed il confine con gli Stati Uniti è comunque bloccato, vista la vicinanza dei due paesi), dalla Korea e dall’Europa – specialmente dalla Danimarca.
Santorin, il jungler dei FlyQuest, si è fatto portavoce degli altri import players, dicendo come tanti di loro hanno semplicemente interesse nel tornare a casa per stare con la propria famiglia, non rimanendo bloccati a Los Angeles (dove hanno sede le gaming houses dei team). Probabilmente è un comportamento comprensibile, ma – anche dati gli esempi che abbiamo potuto esperire direttamente qua in Italia – potrebbe essere una decisione non molto razionale.
Ancora non ci sono notizie certe sul quando o se verrà interrotto nuovamente il campionato LCS. E Riot ha già comunicato che le Semifinali e le Finali eventualmente saranno tenute in modalità online, il 18 e 19 Aprile. Ma la situazione globale continua ad avere impatto anche sul mondo degli esports, nonostante tanti si auspicassero una possibile crescita nell’importanza di questa scena date le sue peculiarità.
An update on the 2020 #LCS Spring Finals from Chris Greeey, LCS Commissioner pic.twitter.com/TPBmwF1leP
— LCS (@LCSOfficial) March 25, 2020