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YoungBuck parla dei FNC

Nell’ultima puntata del Talk Show del giornalista Thorin e dell’ex coach Veteran era presente come ospite l’attuale coach degli Excel, Joey “YoungBuck” Steltenpool, nonché ex membro dei G2 e dei Fnatic. Ed inutile dire che proprio alla sua esperienza nel team arancione erano rivolte le domande più succose.

YoungBuck stesso è stato molto acceso al riguardo, pur con la premessa di dover essere ancora molto political riguardo i suoi ex-giocatori. “Il roster non funzionava, tutti litigavano e ci sarebbero dovuti essere almeno 3 o 4 cambiamenti – ed ecco perché ora sono qua (agli Excel)”. Aggiunge però che al momento sembra che tutto a livello di atmosfera sia migliorato lato FNC: “Nei team c’è bisogno di avere due cambiamenti all’anno per evitare che ci si rilassi troppo – quest’anno è toccato a Broxah ed a tutto lo staff […] e questo cambiamento è bastato”.

In particolare, interrogato dal rendimento dei Fnatic questo Split, YoungBuck è parso entusiasta, definendoli il miglior team europeo” – anche a causa dello swap dei G2 tra PERKZ e Caps. Gli spagnoli infatti sembrano aver “rinunciato a far giocare veri ADC a Caps, lasciandogli sempre maghi. Oppure preparando cheesy strats come Ezreal-Yuumi-Janna. Ma non puoi preparare una Best of 5 giocando solo così”.
Il miglioramento dei FNC sarebbe invece da vedere in Selfmade, la cui personalità “calza a pennello con quella di Nemesis, mentre l’anno scorso lui e Broxah non parlavano su cosa volessero fare l’un l’altro. […] Entrambi dovrebbero comunicare di più per il loro bene come giocatori, e cercare di coinvolgere anche il support (nei roaming, n.d.A.). Non è colpa di nessuno, non calzava nelle loro personalità”.

Veteran è da sempre un grande critico di Broxah, ma YoungBuck continua a difendere il suo ex-giocatore. “Era comunque un giocatore estremamente comunicativo, specialmente nell’early game – mentre Nemesis si apriva di più nelle fasi finali e nei teamfight”. Passando invece a Bwipo, ha affermato: “La sua personalità è quella di un midlaner o di un jungler – ed una delle opzioni per quest’anno era di rendere lui lo starting jungler dei Fnatic“. Lui stesso avrebbe consigliato spesso al giocatore belga di cambiare ruolo, dato che la sua espansività in game sarebbe sprecata in toplane – ruolo che naturalmente ha bisogno di meno risorse e di attenzioni da parte del team. “A volte avevo bisogno di dirgli <Bwipo, per favore basta chiamare il tuo jungler top, ci serve botside> – ma lui crea sempre situazioni per combattere con gli avversari”.

Una delle parole chiave di questa intervista è certamente stata “sinergia“. Ripetutamente infatti il coach degli XL ha parlato di come nei FNC 2019 ci fossero due anime in conflitto: una estremamente aggressiva (con Bwipo ed Hylissang) ed una più conservativa (Nemesis e Rekkles). “Per questo spesso abbiamo cercato di aggiustare le cose draftando uno scaling jungler come Karthus o Nocturne con fighter midlane oppure campioni come Lee Sin in giungla con midlaner come Veigar – e vedo ancora che i Fnatic giocano in modo simile”. “Esiste da qualche parte nel mondo un modo per mettere insieme queste due sinergie opposte, ma è stato davvero difficile trovare una soluzione valida”.

Qualche parola anche su Hylissang, visto come un giocatore monodimensionale ma fortissimo in quel preciso stile: “Quando li abbiamo affrontati (XL v FNC) abbiamo cercato di togliergli Rakan e Nautilus, provando a lasciargli Tahm Kench – anche se alla fine ha preso Thresh. È bravissimo negli ingaggi e nei flanking, il problema è che gioca lo stesso stile anche con campioni o in composizioni che non glielo permettono”.

Riguardo gli Excel, commenta la fallita (non ancora matematica al tempo della registrazione dell’episodio) qualifica ai Playoff dicendo: “è un peccato perché abbiamo debolezze che non siamo riusciti a superare e che ci hanno creato problemi contro i team più forti di noi“. Ma resta fiducioso per il Summer Split, convinto di poter ottenere un posto nella Top 6 europea – e magari per i Mondiali.