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LCK pronta al passaggio al franchising

Dopo essere rimasta l’ultima lega tra quella delle 4 regioni maggiori a non aver ancora abbracciato un sistema a franchigie, a differenza di Europa (LEC), Nord America (LCS) e Cina (LPL), anche LCK, da molti considerato il campionato di livello più alto in tutto il mondo, ha annunciato la chiusura dell’accesso alla Lega, riservato ai soli team che presenteranno un piano di partnership soddisfacente.

L’annuncio è arrivato il 6 Aprile tramite i canali di Riot Games, che ha definito il 2021 come anno di avvio del progetto, così da produrre un “ciclo virtuoso, un ambiente dove squadre, giocatori e fan possano continuare a divertirsi per molte generazioni”.

Il cambiamento più grande ed evidente è quello che vedrà l’eliminazione del Challenger Korea, ultimo campionato del circuito Challenger Series ancora in piedi, che prevede per i team vincenti una contesa contro quelli ultimi classificati nel campionato maggiore per un posto nella stessa prima lega. A CK si sostituirà un sistema di Academy simile a quello implementato in Nord America, Cina e – parzialmente – in Europa.

Gli altri cambiamenti sono di tipo economico: uno slot garantito dovrebbe portare maggiore sicurezza negli investitori, che non avranno paura di mettere i loro soldi in progetti destinati al fallimento ed alla retrocessione. Addirittura Inven Global si spinge fino a prevedere un triplicarsi degli stipendi dei giocatori, dai circa 16 mila dollari minimi fino ai 48 mila – garantiti anche per i players meno pagati, così da permettere a chi entra nel circuito come giocatore di potersi concentrare esclusivamente sul gioco.

A quanto pare, piani di inserimento del modello a franchigia risalgono già al 2018, ma se n’è iniziato a parlare esplicitamente e con l’intenzione di arrivare ad una conclusione solo l’anno scorso – quando sono iniziati i confronti con i vari business partners e altre corporazioni. Queste modifiche potrebbero risolvere molti dei problemi verificatisi nell’ultimo periodo in Corea, con un ridimensionamento forzato di team come bbq Olivers e Griffin, che tanto hanno fatto parlare di sé in negativo e che – oltre alle brutte esperienze passate o presenti nel campionato – sembrano destinate a dover uscire dalla scena. 

E voi che ne pensate? Quanto il modello del franchising influirà sulla qualità del campionato coreano? Riuscirà l’LCK a mandare dopo due anni di digiuno una squadra in Finale ai Mondiali con questi cambiamenti?