Buongiorno a tutti e benvenuti alla terza partita del primo Round. Fnatic e Rogue si scontrano sulla Landa degli Evocatori! Per il team Polacco si tratta di una best of 5 in tutta tranquillità. Dovessero trollare e perdere tutto, sia questa che la prossima, sarebbero comunque al play-in dei mondiali. Dubitiamo tuttavia che il titolo di campioni del LEC non faccia loro gola. Per i Fnatic, invece, la situazione è più grigia: una sconfitta li lascerebbe nell’incertezza di dover ancora affrontare Schalke o Sk per qualificarsi.
Analizziamo insieme questo scontro!
1) LANE MATCHUP
TOPLANE: Sia Fnatic che Rogue non dedicano particolare attenzione alla toplane, preferendo affidarsi alla capacità del singolo giocatore per gestire la corsia e il midgame. Bwipo viene agevolato in draft cercando di affidargli comfort pick come Urgot più spesso possibile, mentre Finn non ha mai mostrato di avere questo dipo di necessità: anche se sacrificato ha sempre svolto il suo ruolo senza troppi problemi. Lo stesso non si può dire del giocatore dei Fnatic, che spesso in svantaggio cerca azioni fin troppo rischiose che spesso portano a peggiorare la sua condizione. Tuttavia, un Bwipo in vantaggio può essere anche più pericoloso di un Finn in vantaggio per via del macro di midgame dei due team: I Rogue usano Finn come deterrente finché Hans Sama o Larssen hanno raggiunto in comodità il loro spike, mentre i Fnatic possono optano per scommettere sul loro toplaner se già avanti.
JUNGLE: Anche qui per i Fnatic si tratta, soprattutto nelle ultime settimane, di un coinflip. Selfmade alterna performance da solocarry a giornate decisamente allegre. Inspired invece si permette di sacrificare risorse e campi per “funnnellare” i propri carry e comunque rimane sempre competitivo come presenza sulla mappa e pressione sugli obiettivi neutrali.
MIDLANE: A costo di essere ripetitivi, denotiamo anche in questa corsia una differenza di prestazioni notevole tra Larssen e Nemesis. Larssen è primo nella stagione regolare per minion, minion al minuto e KDA. Per Nemesis le statistiche sono meno rosee e spesso in partita appare piuttosto assente o fuori sincrono rispetto ai compagni di squadra. A livello meccanico appare prestante, e a lui spetta il duro compito di mettere i bastoni tra le ruote all’accumulo di risorse sul suo diretto avversario di corsia. I Rogue puntano molto sul proprio midlaner e cercheranno in ogni modo di metterlo in comfort.
BOTLANE: Per i Fnatic Rekkless ci sta provando davvero tanto, nonostante il suo support, Hylissang, stia passando un brutto momento di carriera. Per questi playoff serve una ripresa sostanziale perché Hans Sama e Vander sono un duo estremamente propositivo. Hans aggressivo anche su campioni da scaling, riesce a dare valore ad Aphelios nonostante i ripetuti nerf. Vander, invece ottimo shotcaller ed ottimo su campioni difensivi. Una giornata sì o no di Hylissang può davvero decretare l’esito della serie.
2) FORZE E DEBOLEZZE
Iniziamo dai Rogue. Hanno uno stile estremamente “didattico” e pulito, quasi alla coreana. Giocano quei campioni che gli servono e li sfruttano al meglio. Questo però, in una serie prolungata, può portare ad un gioco troppo leggibile e counterabile già in draft. Certo, data la loro situazione in classifica possono approfittare dei playoff per testare nuovi stili o gameplan, ma a costo di sacrificare un po’ sulla loro pulizia. Per i Fnatic il problema è quasi l’opposto. Hanno testato tanto di tutto, ma senza proporre qualcosa di solido. Anche nel puntare sulle loro zone di comfort presentano qualche partita buia. Nelle giornate buone appaiono come i Fnatic di un tempo, resta da capire se i playoff con le best of 5 a cui sono molto abituati permette loro di aggiustare il tiro.
3) PRONOSTICO FINALE
I Rogue sono nettamente favoriti. I Fnatic possono tirare fuori dal cappello una vittoria, ma il mood generale della squadra è teso e facilmente sbilanciabile verso da un singolo game perso. Avere 4 giocatori coinflip su 5 non aiuta. 3-1 per i Rogue.