La sera del 31 Agosto sarà probabilmente ricordata dai fan europei di League of Legends di vecchia data come una tra le più tristi degli ultimi anni, dopo l’addio in contemporanea dell’ex-toplaner di Fnatic (con cui ha vinto la prima edizione dei Worlds, in Season 1), Origen, Misfits ed Immortals, Paul “sOAZ” Boyer, e dell’ex-jungler di Origen, Unicorns of Love e Splyce (più molte altre), Jonas “Kold” Andersen, rispettivamente a 26 e 25 anni. Entrambi hanno dato l’annuncio via Twitter.
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— Paul Boyer (@sOAZ) August 31, 2020
Il toplaner francese ha comunicato nel suo Twitlonger come la frustrazione per la brutta annata competitiva e la difficoltà del rimanere per mesi bloccato lontano da casa a causa del Covid siano state la causa scatenante della sua volontà di darci un taglio. Nelle ore precedenti era già arrivata poi la notizia, via account ufficiale degli Immortals, della terminazione del contratto di tutti i giocatori della loro Academy, nel cui roster militava anche sOAZ (a cui è stato preferito lo statunitense Allorim).
Why I stepped down last summer and the start of a new chapter for me
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— Jonas Kold Andersen (@KoldLoL) August 31, 2020
Più complessa invece la situazione di Kold, il quale aveva già ufficiosamente abbandonato le scene dopo il Summer 2019, in cui le sue prestazioni – ai tempi con gli Origen – avevano iniziato a calare a picco dopo uno Spring Split chiuso al secondo posto dietro ai G2. Non era però mai trapelata alcuna notizia, si sapeva solo che era un problema di salute – dalle parole del coach degli Origen André Guilhoto, che però si era sempre rifiutato di aggiungere dettagli, volendo lasciare la palla nelle mani di Jonas.
Il danese aveva fatto sapere nelle scorse settimane la volontà di passare al coaching, e nel suo comunicato ha detto di voler mettere in chiaro le cose, definendo la sua situazione come dovuta allo stress per l’alto carico di lavoro del periodo (il calo prestazionale cominciò dopo il Rift Rivals, con viaggio a Los Angeles e ritorno immediato per continuare lo Split di LEC). Questo burnout avrebbe comportato sintomi fisici, che lo avrebbero convinto a staccare totalmente la spina – ritirandosi anche dai social media.
Come Kold, anche sOAZ si dice voglioso di cambiare esperienza, mettendosi alla guida di una squadra o all’interno dello staff – lasciando però (a differenza del collega danese) uno spiraglio aperto per un eventuale ritorno sulle scene per il 2022.