Dopo una breve attesa in seguito ai primi rumors, è finalmente arrivata la conferma da parte di Riot riguardo il nuovo format dell’LCS – campionato nordamericano di League of Legends. Si tratta di modifiche enormi, che coprono l’intero arco della stagione 2021 e che rappresentano un primo esperimento di questo tipo nella storia competitiva del titolo.
In 2021, the #LCS is coming back with major changes to our season format. We kick off the year with LCS Lock In on January 15!
— LCS (@LCSOfficial) December 14, 2020
Si partirà il 15 gennaio, prima dell’inizio del campionato vero e proprio, con un torneo preparatorio della stagione denominato Lock In, in cui le 10 squadre affiliate al franchise testeranno un po’ le acque, mettendo in campo i loro roster definitivi ma restando aperti alle sperimentazioni – come succede in Cina e Corea con rispettivamente Demacia Cup e KeSPA Cup.
Lo Spring inizierà di lì a poco: restano le due settimane di competizione, i due gironi in cui ogni squadra affronterà le altre 9; resta la qualifica all’MSI 2021 per la squadra vincitrice dei playoff (ribattezzati Qualification Tournament, tra le prime 6 classificate). Non verrà però nominata una squadra campione vera e propria, non ci sarà un titolo.
Infatti i piazzamenti finali dello Spring saranno “congelati”, così da valere come griglia di partenza – o di continuazione – per il Summer Split. Questo si vede aggiunta una settimana, andando così a comporsi di 3 Round Robin (5 in totale per l’intero anno). A fine Summer arriveranno come al solito i Playoffs che, come nell’ultimo Split, restano ad 8 squadre.
Insomma, un campionato unico – diviso nei due Split per convenienza ed aderenza al calendario internazionale – così da dare più valore allo Spring, considerato il punto debole del pacchetto competitivo di Riot Games e molto criticato specialmente in Nord America nel 2020 proprio per l’assenza dell’MSI, unico reale obiettivo da raggiungere.
Dal punto di vista del broadcast, ovviamente ci saranno delle modifiche per accompagnarsi a questi cambiamenti: si passa a 3 playday pieni a settimana, più faticosi probabilmente da seguire rispetto al passato ma meno confusi della soluzione su 4 giorni per 2 turni testata nel 2020. Vedremo se questo esperimento diventerà in seguito uno standard per l’intero mondo competitivo, rimanendo più collegato al modello degli sport tradizionali.