Qualche giorno fa vi avevamo comunicato la decisione di Riot di tenere i prossimi eventi internazionali dal vivo a Reykjavik, capitale islandese. L’intero mondo esportivo si è detto subito entusiasta della possibilità di avere nuovamente tornei giocati in LAN dopo questo anno sconvolto dal Covid (con i soli Worlds 2020 a rappresentare un mastodontico sforzo organizzativo per Riot) – ma a quanto pare la situazione potrebbe essere più complicata del previsto.
Sembra infatti che il Monte Kerir, un vulcano a sud della città, si stia attivando causando movimenti poco prevedibili nel sottosuolo (10.000 scosse registrate in pochi giorni) e minacciando una possibile eruzione nel breve periodo. Secondo alcuni studiosi però, questa non dovrebbe essere di tipo esplosivo ma di fessura – con un lento scorrere della lava. Insomma, preoccupante ma comunque non disastroso, tanto che non si prevedono interruzioni nel traffico aereo (avvenute invece nel 2010 con l’esplosione dell’Eyjafjallajökull, monte nel sud del paese).

Se si attende ancora una risposta da parte di Riot, anche in virtù del periodo abbastanza lungo che manca dall’inizio degli eventi, non sono invece mancate le reazioni specialmente spiritose delle varie personalità esportive. Ad esempio Carlos “Ocelote” Rodriguez, CEO dei G2 Esports campioni in carica dell’MSI, che su Twitter ha chiesto hai fan quanto sarebbe figo “morire come Terminator”.
O Isaac “Azael” Cummings Bentley, noto caster nord americano, che ha chiesto a Riot di rivelare che effettivamente la finale si giocherà sulla vetta del vulcano stesso – con i fan che cercano di immaginare un furto dell’anima infernale. Anche il padre di Caps ha voluto dire la sua, ma in questo caso – come dire – meglio far parlare il tweet.
https://twitter.com/CAPS_dad/status/1366367234751397892
Rimaniamo in attesa di aggiornamenti, pronti a farvi sapere se dovesse esserci un qualche passo indietro di Riot.