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IL VUOTO E LA CADUTA DI ICATHIA

Per parlare dell’argomento di questa settimana dobbiamo fare un PICCOLISSIMO passo indietro nel tempo… di circa 3000 anni o poco più. Al termine del nostro viaggio del tempo, ci ritroveremo nel 2500 a.N. (per chi non lo sapesse, significa “avanti Noxus”, unità di misura temporale di Runeterra, che fa coincidere l’anno 0 con la fondazione di Noxus), in una città dominata dall’Impero Shurimano: Icathia. 

Icathia, stanca di subire la dominazione di Shurima, decide di ribellarsi, scatenando il potere del Vuoto in battaglia; contro ogni possibile previsione, il Vuoto si rivela incontrollabile (MA DAI?) ed Icathia viene immediatamente distrutta, lasciando, al suo posto, una landa desolata. Il Vuoto viene contrastato dalle forze degli Ascesi, gli dei-guerrieri Shurimani, ma non sconfitto del tutto: le sue creature continuano a proliferare sotto il suolo di Runeterra e, a volte, escono alla luce del sole, divorando ogni cosa si trovino davanti. 

LE CREATURE DEL VUOTO

C’è chi crede che siano creature irrazionali, guidate solo da una fame insaziabile: tutt’altro. Il Vuoto è popolato anche da creature senzienti, intelligenti, come Cho’Gath, capace di convertire la materia in crescita corporea, così da aumentare la propria massa e forza fisica; o Kha’Zix, determinato ad uccidere le creature più forti che si trovi davanti, in modo da modificare le sue stesse capacità e diventare sempre più forte e rapido (e meritevole di ban). 

La creatura del Vuoto che da più tempo si trova fuori dall’abisso, tuttavia, è Vel’Koz: il suo obiettivo non è semplicemente devastare ogni cosa, ma analizzare e studiare il mondo materiale, in cerca di punti deboli che il Vuoto possa sfruttare a proprio favore. 

Si potrebbe pensare che il potere Vuoto sia temuto da qualunque essere vivente presente su Runeterra, ma non è proprio così. Nel tempo, molti mortali (volontariamente o no) hanno affrontato il Void, e i pochi sopravvissuti ne sono usciti estremamente cambiati. In particolare, tre Shurimani di nostra conoscenza hanno avuto un incontro ravvicinato col Void: andiamo a scoprire chi sono. 

MALZAHAR – IL PROFETA DEL VUOTO 

Malzahar era un povero Shurimano col potere della preveggenza, che però non era in grado di vedere il proprio futuro (tipico cliché di ogni chiaroveggente che si rispetti). Vagando per i territori deserti intorno a Shurima, un giorno si rese conto di essere arrivato alle rovine dell’antica Icathia. Qui sentì la chiamata del Vuoto, proveniente probabilmente dalla Spaccatura, il luogo da cui in origine emerse il Vuoto stesso. Malzahar si abbandonò al potere del Vuoto, e realizzò che l’unico motivo per cui non poteva prevedere il proprio futuro, era perché fosse destinato a portare il mondo all’oblio. 

Da quel momento, il “Profeta”, convince gli abitanti dei villaggi di Shurima a venerare il Vuoto, facendogli credere che, così facendo, esso li risparmierà; in realtà, i poveri shurimani non sanno che stanno facendo l’esatto opposto: i loro sacrifici nutrono il Vuoto, aiutando Malzahar nella sua missione di accelerare la fine del mondo. 

KASSADIN – IL CAMMINATORE DEL VUOTO  

Il nome di Kassadin deriva dalla frase in shurimano “Kas sai a dyn?”, cioè “Chi conosce il deserto?”, pronunciata dai viaggiatori che chiedevano l’aiuto di questa rinomata guida del deserto shurimano. 

Un giorno, di ritorno da un viaggio a Piltover, Kassadin scoprì che il Vuoto aveva inghiottito il suo villaggio, portandosi via anche sua moglie e sua figlia. Kassadin ne rimase devastato e per dieci anni cercò di dimenticare il tutto, finché non iniziò a sentir parlare di un certo “Profeta” (sì, proprio Malzahar), che incitava gli shurimani a fare sacrifici in onore del Vuoto. 

Preso dalla rabbia e dalla sete di vendetta, Kassadin si armò delle armi più potenti di Valoran (tra cui la Lama degli inferi di Horok, il primo Asceso che combatté contro il Vuoto migliaia di anni prima), si fece costruire un’armatura in grado di farlo camminare liberamente all’interno del Vuoto, e partì alla ricerca di Malzahar, deciso a vendicare la sua famiglia (inconsapevole del fatto che, forse, la figlia potesse essere ancora viva all’interno del Vuoto: ma questa è una teoria di cui vi parlerò tra poco). 

KAI’SA – LA FIGLIA DEL VUOTO  

Quando aveva appena una decina d’anni, il villaggio della piccola Kaisa sprofondò nel Vuoto, e lei con lui (vi ricorda qualcosa che vi ho appena raccontato?). La bambina, spaventata, cercò di difendersi in tutti i modi dalle creature mostruose che l’attaccarono, finché una di queste non le si attaccò irrimediabilmente al braccio, senza più staccarsi. Kaisa si rese conto che quella creatura aveva una corazza estremamente resistente, ed iniziò ad usarla come scudo per difendersi, e cercare di sopravvivere all’interno del Vuoto. Col passare degli anni, Kaisa divenne un’abile cacciatrice, e la creatura sul suo braccio si espanse su tutto il suo corpo, diventando una sorta di seconda pelle. 

Adesso Kaisa, chiamata Kai’Sa dagli abitanti di Runeterra, cerca di fare il possibile per difendere gli umani dalle creature mostruose del Vuoto, anche se spesso viene considerata un mostro proprio dalle persone che si impegna a proteggere, a causa della sua pelle/armatura. 

La teoria di cui vi parlavo poco fa, vede in Kai’Sa la figlia perduta di Kassadin. Non è una teoria confermata al 100%, ma alcune delle interazioni speciali di Kai’Sa sembrerebbero accennare alla loro parentela. La teoria è nata nel 2018, con il rework di Swain, con il quale è stata aggiunta un’interazione speciale con Kassadin: il generale Noxiano parla a Kassadin di una “ragazza che è tornata”; neanche a farlo apposta, la color story di Kai’Sa si intitola proprio “La ragazza che è tornata”. Coincidenze? Io non credo. 

E secondo voi? Kai’Sa è davvero la figlia di Kassadin? Fateci sapere nei commenti cosa pensate di questa teoria! Buon fine settimana da tutto il team OP 🙂