CS:GO è stato il titolo che ha regnato più a lungo nel campo degli FPS e nessun altro titolo si è avvicinato al successo globale del il titolo di Valve. Dall’anno scorso però, con l’uscita di VALORANT di Riot Games, è nata una vera e propria sfida tra i due titoli.
Non è da pochi pensare che VALORANT abbia un futuro florido negli Esport per svariati motivi:
Look del Gameplay
Durante anche la fase di sviluppo Riot aveva gettato le basi per la loro formula segreta per un titolo di successo: dare un nuovo look ad un gioco noto. Infatti lo sviluppatore non ha reinventato il genere, ma si è ispirato ad Overwatch e CS:GO.
VALORANT ha due squadre da cinque giocatori dove gli attaccanti devono assicurarsi l’obbiettivo mentre i difensori cercano di fermare gli avversari. Fino a qui, tutto in regola, si tratta di una modalità di gioco resa popolare da CS:GO molti anni prima.
Mentre il gioco di Valve prevede un ambiente realistico con terroristi e anti-terroristi, Riot ha scelto un look più fumettistico con agenti immaginari, simile a Overwatch.
Questo mix tra sparatutto tattico ed eroi immaginari, lo rende molto popolare tra i giocatori.
Pro Player che preferiscono VALORANT
Durante la closed beta nel 2020, molti giocatori professionisti dei titoli FPS hanno avuto la possibilità di giocare a Valorant e dare un’occhiata anticipata al gioco, dando anche molti feedback positivi. Riconoscendo il potenziale del nuovo gioco, squadre affermate come 100 Thieves, Fnatic, Sentinels e molti altri hanno deciso di investire nel titolo ed hanno firmato roster di VALORANT.
Molti giocatori hanno subito iniziato a vedere VALORANT come prossimo titolo competitivo ed hanno intuito il suo successo negli Esport.
Riot Games e gli Esport
Tutto merito di Riot non c’è che dire: la casa di produzione americana non è esterna alla scena Esport siccome il suo titolo di punta League of Legends, è il titolo più seguito al mondo in campo esportivo.
Anche la pandemia non ha influenzato troppo la scena Esport di Riot. Sono stati uno dei primi sviluppatori a tornare in LAN in ambiente protetto e sono riusciti a mantenere i loro standard professionali nella produzione nonostante le difficoltà. I primi tornei di VALORANT hanno, ovviamente, tratto profitto da tutte l’esperienze e competenze che hanno raccolto nel corso degli anni.
Riot ha dato alle squadre un sacco di tempo per familiarizzare con il gioco e ha consapevolmente deciso di evitare tornei internazionali durante il 2020. Il 2021 ha visto il calcio d’inizio del Champions Tour, che offre un impalcatura stabile per la creazioen di un ecosistema florido; questo tour culminerà in un grande evento a fine stagione simile ai Mondiali di LoL.
Gli spettatori
Godere della scena Esport è una cosa, l’altra è attirare fan e spettatori per tutta la stagione. Riot si è giustamente guadagnata una reputazione stellare anche da questo punto di vista: durante la beta l’azienda ha già spinto in tutto il mondo dei giochi con il loro sistema di distribuzione di chiavi beta attraverso la visione di streamer su Twitch. Seminando i semi del loro futuro successo, la beta ha stabilito una base di spettatori per VALORANT su Twitch e, allo stesso tempo, ha costruito una base di giocatori. Secondo Riot la beta ha visto i picchi giornalieri dei giocatori a tre milioni di utenti.
Anche se i numeri sono tornati a scendere verso la fine del 2020 poiché non si sono tenute competizioni su larga scala, il Champions Tour ha visto il ritorno del pubblico in forze: fino a 750.000 spettatori hanno seguito il primo scontro interregionale al VALORANT Masters in Islanda. Parte di ciò è dovuto anche al concetto di Co-Streaming su Twitch, che consente agli streamer più popolari di guardare le partite con le loro comunità pur contribuendo al conteggio degli spettatori.
Come la vedono gli Sponsor
La relazione tra giochi sparatutto e sponsorizzazione è sempre stata spinosa siccome il genere FPS è ancora soggetto a pregiudizi per molti marchi, siccome vengono collegati a terrorismo e sparatorie di massa. Quindi anche sapendo che magari alcuni titoli FPS governano gli Esport, molti sponsor sono restii ad interagire con questi titoli.
Solo la diversa impostazione sembra rendere VALORANT il gioco molto più accettabile con cui essere coinvolti per i marchi: questo sarà il fattore chiave per l’ulteriore successo di VALORANT negli Esport.
Il successo di Valorant e la migliore gestione da parte di Riot potrebbe, a lungo andare, scalzare CS:GO dal proprio trono o, addirittura, eclissare completamente il titolo Valve.