Potete, anzi possiamo parlarne a più non posso ma ciò non provocherà alcun cambiamento o decaduta improvvisa, Fifa è un colosso del mercato videoludico, l’unico insieme ad altri pochissimi a non avere rivali sul proprio genere.
Un’azienda che ha il monopolio assoluto nel mondo del calcio videoludico ha anche la possibilità e la libertà di lavorare perfettamente ad ogni aspetto del proprio gioco, prendendosi il giusto tempo a disposizione (ricordiamo si tratta di un’uscita annuale).
Siamo arrivati a un terzo effettivo di vita di questo capitolo, sono arrivati contenuti, patch, stanno per arrivare i team of the year, a che punto è il gioco realmente?
L’argomento principale e unico sarà Ultimate Team ovviamente, il fulcro che tiene oggettivamente in vita ogni anno il gioco.
Contenuti ce ne sono stati, è impossibile negarlo.
Il Black Friday su tutti ha dato ai giocatori 3/4 giorni sfrenati di spacchettamenti, sfide e giocatori da vendere e nonostante ciò i server non hanno sofferto come gli anni precedenti.
Tantissime carte vengono inserite settimanalmente, i premi danno la possibilità di accumulare molti più crediti rispetto al passato, sotto questo lato non si può fare altro che apprezzare il lavoro svolto dalla compagnia canadese ed elogiarla per questo.
C’è un lato di Fifa però che al momento sta probabilmente passando il periodo più brutto da quando è stato creato, ossia quello del competitivo.
Il Covid ha sicuramente influito in maniera negativa, gli ultimi due anni sono stati praticamente inesistenti per i professionisti e il 2021/2022 sembrava essere l’anno della svolta.
Una nuova console che è riuscita ad unire tutti i giocatori, un nuovo gioco con lei e una nuova opportunità per ricominciare da zero e tracciare un percorso migliore rispetto al passato.
Le prerogative erano davvero buone, purtroppo sono rimaste solo quelle.
Il mondo competitivo di Fifa sta soffrendo come non mai una grossa incertezza da parte della compagnia, lentezza nel prendere decisioni e problemi che si sussistono dal lancio.
Partiamo dall’ultima notizia ufficiale: uno dei tornei che si dovevano disputare live è stato ufficialmente cancellato, il “Team of the Year tournament“.
#FGS Update:
We've made the difficult and disappointing decision to cancel the Team of the Year Cup in response to the Coronavirus. We apologize to our competitors and hope we can return in-person for the Team of the Season Cup.Read more here 👇https://t.co/eEwhWCsIPn
— EA FIFA esports (@EAFIFAesports) December 7, 2021
Rimangono quindi sulla carta due sole competizioni live, la E-Champions League e il “Team of the Season Tournament” che si dovrebbe tenere in Febbraio e Aprile.
Questa incapacità è giustificata dalla provenienza diffusa di tutti i giocatori e dalle procedure severe per il Covid, d’altro canto però aziende come Riot e Valve stanno dimostrando assiduamente di poter organizzare in sicurezza eventi dalla portata mondiale garantendo la sicurezza di tutti e quando possibile con la presenza di pubblico.
Non è una colpa vera e propria da poter dare a EA, solo una dimostrazione di cosa è possibile realizzare quando il mondo competitivo è parte integrante del tuo progetto.
Somos el único eSport en el que no han vuelto los presenciales, y te cancelan el torneo a 12 horas del clasificatorio para el que llevamos tiempo entrenando.
Decepcionado pero no sorprendido.
— Jacobo Chousa (@Chousita_) December 7, 2021
Restando sulle competizioni, le cosi dette qualifiche online sono ufficialmente diventati tornei validi per i punti playoff e per il montepremi, le Division Rivals sono le qualifiche e cosi via.
E’ giusto notare che al di fuori di EA ci sono tantissime competizioni esterne non organizzate da lei, (la ESerie A per esempio) che danno vere opportunità ai ragazzi di competere per qualcosa di serio e a tutti i vari promoter vanno fatti i più sentiti complimenti.
Prima di concludere dirò solo due cose che devono veramente far riflettere tutti.
La prima è che da quando è stato scoperto, quindi ormai mesi fa, non è stato ancora risolto il bug della modalità competitiva del controller costringendo i giocatori a dover mostrare più e più volte durante i tornei le loro impostazioni (perdendo ore e ore).
There's actually people in the qualifier who turn off competitive settings and use agile dribbling and assisted through balls 🥱
— Niklas (@NRaseck7) November 27, 2021
La seconda è che nonostante la quantità di pacchi venduti nell’ultimo periodo tramite Fifa points, il vincitore di uno dei 4 (SOLI) tornei ufficiali disponibili durante l’anno riceve a malapena diecimila euro da tassare, un nulla rispetto ai premi distribuiti nelle altre competizioni.
Il gioco è bello, divertente e pieno di carte nuove, la parte più pura però si sta perdendo.