Continua la campagna acquisti degli Astralis nel tentativo di dare una svolta significativa all’ultima parte di stagione e staccarsi definitivamente dal fondo della classifica.
Dopo gli addii ufficiali a Whiteknight e Promisq, recentemente è stata annunciata anche la separazione da Zanzarah, famoso ormai più per le sue “performance” fuori dalla landa che per qualche giocata decisiva al proprio interno.
Scelte obbligate anche se dolorose; l’LEC è il massimo livello di espressione Europea per quanto riguarda League of Legends e l’obiettivo di ogni squadra deve essere quello di lottare per raggiungere la vetta, con progetti validi e di prospettiva.
Proprio da quest’ultima frase purtroppo è possibile ricollegarsi ai movimenti fatti dall’organizzazione danese in questo esatto momento.
Il roster che nello spring split aveva l’età media più alta nonostante la presenza di un sedicenne (!) come Dajor era un segnale chiaro che non ci fosse futuribilità per loro ed era obbligato un repentino cambio di marcia.
Il suddetto cambio è arrivato, nella direzione sbagliata però.
Vizicsacsi e Xerxe, due care e vecchie conoscenze del panorama Europeo faranno il loro ritorno in LEC quest’estate proprio con la maglia degli Astralis!
I due rumeni, rispettivamente di 28 e 22 anni, erano usciti dalla lega dalla porta secondaria per cercare fortuna in America o appendere mouse e tastiera al chiodo e fare altro nella propria vita.
Pause e avventure a dir poco brevi visto che il richiamo dell’LEC è stato troppo importante da ignorare.
Sono un upgrade rispetto ai due ragazzi che sostituiscono? Personalmente no.
Vizicsacsi è tornato ufficialmente ormai da un anno circa e onestamente non avrei mai pensato di rivederlo in LEC, è una bellissima notizia per lui e per i suoi fan ma non vedo concreti miglioramenti rispetto a WhiteKnight nonostante si tratti di un ex mvp e soprattutto non vedo la voglia da parte degli Astralis di guardare al futuro con i 28 anni del toplaner e, con tutta probabilità, la sua ultima cartuccia da sparare.
Very happy to be back in the @LEC ! https://t.co/3fxJNgEzSu
— Kiss Tamás (@Vizicsacsi) May 2, 2022
Per Xerxe il discorso è simile: i nuovi giovani corrono e sono di un livello altissimo, per un jungler che con tutta probabilità ci ha già mostrato tutto è fattibile tenere il passo?
Davvero interessante notare come questi due acquisti abbiano suscitato nella community un piccolo dibattito riguardo l’appeal degli Astralis in questo momento.
A quanto pare per un futuro talento è meglio fare un percorso di ERL importanti, specialmente Francia e Spagna, piuttosto che tentare l’avventura in LEC con i danesi e perdere definitivamente la propria chance di approdare in pianta stabile nell’elite delle competizioni.
Un segnale impossibile da ignorare, conseguenza della loro povera organizzazione passata (e presente) e di risultati imbarazzanti.
Per completare il roster è stato deciso di pescare un supporto coreano, JeongHoon, dalla Challenger League LCK (l’equivalente dell’academy): per compensare la mia ignoranza sul giocatore vi lascio un tweet di un ragazzo molto più preparato del sottoscritto per quanto riguarda la Corea.
JeongHoon was one of the best supports in the #LCKCL last year, a playmaker who was always proactively going for the high risk/high reward plays. His best champions included Pyke, Rell, and Leona, which suited his tendency to roam across the maps to create leads elsewhere. pic.twitter.com/PhUgytTcaQ
— Kevin Kim (@KevinKimLoL) April 28, 2022
Una scelta davvero coraggiosa, soprattutto quando la storia ci ha mostrato l’effettivo fallimento di quest’ultime.
Asia ed Europa non si sono mai mischiate bene in LEC ed esempi come Gorilla, Pirean o Mickey dovrebbero essere da lezione per evitare ulteriori errori.
Questi sono i nuovissimi Astralis nati sotto tantissimi dubbi e davvero poche rassicurazioni.
Un’estate chiave per loro per riguadagnare tutto il prestigio perso in questo mondo e soprattutto evitare di perdere la poca fetta di fan rimasti fedeli.