Rivoluzione doveva essere e rivoluzione sarà: i Team Liquid hanno annunciato, in un breve video di scuse per la deludente fine dell’anno, come sia arrivato il momento di operare in maniera diversa e cambiare rotta rispetto ai loro standard.
A farsi carico di questo video è stato Steve, proprietario dell’organizzazione, che ha messo la faccia in quello che, a mani basse, potrebbe essere stato uno dei discorsi più difficili da fare per lui.
It’s been a few days, and we believe you deserve to know what’s happening. pic.twitter.com/ABB4Ps4GyB
— Team Liquid Honda LoL (@TeamLiquidLoL) September 12, 2022
Partiamo dalle basi: la squadra è sempre stata composta da giocatori di altissimo livello, roster stracolmi di starpower nel corso degli anni, vincenti acquisiti e non sviluppati in casa.
Un metodo di lavoro diverso, frutto della potenza economica e dei partner che continuano a investire nell’organizzazione e nel suo futuro. Questa politica ha sempre portato risultati e, in un modo o nell’altro, dato dividendi. La serie di titoli in fila con Doublelift, la finale MSI 2019 (traguardo storico per un team Nord Americano), prestazioni più che dignitose nel panorama internazionale e comunque un occhio di riguardo per uno dei team migliori presenti in LCS.
Questo 2022, ancor più del passato, aveva l’idea di superteam come focus principale. Talenti affermati in Europa come Bwipo e Hans Sama, il miglior giocatore di sempre in LCS con Bjergsen e l’esperienza e grandezza di Corejj. 5 giocatori, Santorin incluso, che avevano l’obbligo di vincere e convincere a causa del costo folle di tutto il roster (parliamo di tanti zeri, 6). Una pressione ingestibile e l’alchimia di squadra assente le ragioni principali dietro a una delle delusioni più grandi di tutta l’organizzazione. Non partecipare al mondiale, che ricordiamo si svolge a casa loro, è la conferma di un disastro su tutta la linea e il punto di non ritorno per questo gruppo.
Ciò che serviva a Steve per finalmente dire basta a spese folli e all’idea di superteam.
Dal 2023 si punterà su qualche veterano affermato e sui giovani prodotti dalla loro academy, uno dei fiori all’occhiello dei Team Liquid come abbiamo già visto.
E’ confermato che il roster non sarà lo stesso il prossimo anno e le speculazioni sono già iniziate: si parte dal ritorno in Europa di Bwipo e Hans Sama fino al secondo e definitivo ritiro di Bjergsen. Ovviamente ogni movimento verrà fatto nel pieno rispetto dei giocatori e in modo tale da trovare loro la miglior sistemazione possibile.
Alcuni resteranno, Corejj su tutti, mentre per gli altri è un rebus. Siamo di fronte a un punto di non ritorno non solo per i Team Liquid ma per il mondo competitivo di League of Legends: il fallimento costante di questi ingenti investimenti ha distrutto ogni simpatia verso l’accumulo di stelle e dato slancio finalmente allo sviluppo interno e promozione di giocatori giovani e promettenti. In un 2023 che vedrà molti cambiamenti, la speranza è quella di assistere a un nuovo modo di costruire i roster.