In un blog post ufficiale diversi Rioters hanno spiegato alla community in che modo il team di sviluppo sceglie quali agenti cambiare e come intervenire.
Ovviamente questo processo richiede una buona dose di analisi dati: uno dei fattori principali è la percentuale di vittoria dell’agente in soloQ quando non c’è un mirror match. In questo modo si eliminano tutte le partite dove, per forza di cose, il personaggio avrà una vittoria ed una sconfitta, inoltre è possibile determinare se un agente ha un impatto positivo o negativo su una particolare mappa.
La percezione della community è un altro fattore importante: questa viene raccolta tramite dei sondaggi e serve per capire come alcuni personaggi sono visti e può fare luce sul perché un agente ha una bassa percentuale di pick. Un esempio è Brimstone: il comandante del protocollo Valorant è reputato debole da buona parte dei giocatori, ma la sua percentuale di vittoria è altissima ad alto MMR; questo è un problema poiché, anche se l’agente è forte, risulta difficile convincere i giocatori a selezionarlo e non è possibile potenziarlo ulteriormente senza esagerare.
Ovviamente anche il panorama competitivo è preso in considerazione in queste decisioni dato che Valorant rimane un gioco pensato per essere un esport.
Infine ci sono i principi di design: questi sono i “paletti” posti dai Dev per dare ad ogni agente un’identità che lo renda più adatto ad una situazione rispetto ad un’altra. Ad esempio Raze è ottima per attaccare un sito da un angolo inaspettato per via della sua satchel, Jett può ricoprire lo stesso ruolo, ma l’animazione alla fine del suo scatto non le permette di giocare con la stessa aggressività della sua collega.
Ora che sappiamo come il team di sviluppo pensa andiamo a vedere cosa possiamo aspettarci dai prossimi aggiornamenti.
Chamber è ancora un problema: l’agente non è troppo forte di per sé, ma non ha punti deboli, è estremamente versatile e può essere giocato su ogni mappa tanto che, ad alto livello, diventa quasi obbligatorio selezionarlo. Anche Fade è nella lista nera del team di sviluppo poiché, anche se ha spodestato Sova dal suo ruolo di scout in diverse mappe, la sua capacità di controllare il campo di battaglia è troppo buona e non appartiene alla sua classe.
Infine si parla anche di Cypher che, al momento, è la sentinella meno popolare per distacco e i Dev stanno cercando di capire come rendere questo agente più appetibile per i pro e per la community.
AGENT 21
Ovviamente dobbiamo parlare della nuova aggiunta al protocollo Valorant che sarà, probabilmente, di nazionalità indiana. Questo nuovo personaggio apparterrà alla classe dei Controller e, da come viene descritto, sembra che la sua specialità sarà quella di coprire larghe aree di terreno.
Per via delle molteplici battute a sfondo acquatico mi aspetto che l’agente 21 si aggiungerà ai due agenti puramente elementali presenti nel roster di Valorant, Jett e Phoenix.
La frase che mi ha colpito di più però è quella che parla di “tempi antichi”: nell’immagine di presentazione, qui proposta in copertina, vediamo una ziggurat e una mappa disegnate su un diario che ricorda molto saghe come Uncharted o Tomb Raider; questo potrebbe suggerire che la storia di Valorant ha delle connessioni con la mitologia e la storia antica.
Per saperne di più però dovremo aspettare altre comunicazioni ufficiali, per cui concludo dicendo jald hi milte hain.