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IIDEA E WOMEN IN GAMES ITALIA PRESENTANO OGGI LA GUIDA “COSTRUIRE UN CAMPO DA GIOCO EQUO”

L’obiettivo dell’iniziativa è di condividere le buone prassi nel campo della parità di genere nel settore dei videogiochi

MILANO, 15 settembre 2022 – IIDEA, l’Associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia, e Women in Games Italia presentano oggi “Costruire un campo da gioco equo”, una guida che si propone di mettere in evidenza le buone prassi nel campo della parità di genere nel settore dei videogiochi, fornendo spunti e testimonianze dirette di buone pratiche professionali, supportate da raccomandazioni pratiche che gli attori del settore possono adattare e applicare a qualsiasi contesto. La guida internazionale, di cui la guida italiana rappresenta un adattamento, è stata realizzata da Women in Games con il supporto della federazione europea Interactive Software Federation of Europe (ISFE), di cui IIDEA è membro, e di InGAME, centro di ricerca e sviluppo per l’industria dei videogiochi con sede a Dundee.

Oggi l’industria dei videogiochi dà lavoro a circa 90.000 persone in Europa, di cui il 20% sono donne. In Italia la percentuale sale al 23% come emerge dall’ultimo censimento realizzato da IIDEA nel 2021. Abbiamo tuttavia un ampio margine di crescita se consideriamo che il 44% delle persone che videogiocano in Italia sono di genere femminile”, ha dichiarato Luisa Bixio, Vice Presidente di IIDEA. “In quest’ottica siamo conviti che la guida possa essere uno strumento incredibilmente utile per gli operatori del settore con l’obiettivo di favorire una maggiore apertura e lungimiranza e di rendere gli ambienti di lavoro sempre più inclusivi e aperti a rappresentare la diversità”.

La Guida è stata realizzata sulla base dei Women’s Empowerment Principles delle Nazioni Unite, che puntano a creare una leadership aziendale di alto livello per promuovere la parità di genere, trattando in modo equo gli uomini e le donne sul posto di lavoro e favorendo il rispetto e la promozione dei diritti umani e della non discriminazione, per garantire la salute, la sicurezza e il benessere di tutte le lavoratrici e i lavoratori e favorire l’istruzione, la formazione e lo sviluppo professionale delle donne. Questi principi sono il risultato della collaborazione tra il Global Compact delle Nazioni Unite e UN Women e sono adattati dai Calvert Women’s Principles®. Sono basati su pratiche aziendali reali e su input raccolti in tutto il mondo. Ciascuna Sfera d’azione contenuta nella Guida adotta uno o più di questi principi come guida per le raccomandazioni pratiche applicabili ad aziende e organizzazioni di qualsiasi dimensione.

“La tematica dell’inclusione di genere pervade ogni attività, dal sistema scolastico alle opportunità professionali, e grazie al lavoro portato avanti dalle Nazioni Unite e dall’Unione Europea con l’Agenda 2030 e gli SDGs l’uguaglianza di genere è sostenuto come target fondamentale per raggiungere una società e un’economia sostenibili”, ha aggiunto Micaela Romanini, fondatrice di Women in Games Italia. “Con Women in Games Italia, siamo attivamente impegnati a promuovere un ecosistema inclusivo e paritario, collaborando con IIDEA e con la nostra organizzazione madre Women in Games. La pubblicazione di questa Guida permette di indirizzare pratiche etiche e sociali eque e di poter immaginare un futuro molto positivo per il nostro settore”. 

La guida “Costruire un campo da gioco equo” contiene anche alcune raccomandazioni elaborate da Women in Games per aiutare aziende e organizzazioni a sfruttare il lavoro di formazione all’avanguardia che si sta svolgendo per costruire un campo da gioco equo:

  1. Utilizzare le informazioni chiave sul genere, sensibili all’età, ricavate dalla ricerca esistente su STEM e STEAM per informare e sviluppare programmi e iniziative d’impatto.
  2. Includere i giochi, la loro storia e il loro gioco nei programmi scolastici di base a tutti i livelli, lavorando per influenzare la progettazione dei programmi ai più alti livelli politici.
  3. Fornire modelli di ruolo professionale quando ci si impegna con gli educatori e la comunità educativa.
  4. Educare gli studenti e gli educatori, a prescindere dal loro genere, a tutti i livelli del programma di studi, sulla natura di genere del gioco e sull’importanza e i benefici universali della parità di genere.
  5. Sviluppare una varietà di iniziative educative convenzionali e non convenzionali per rivolgersi al più ampio pubblico possibile di giovani.
  6. Finanziare e sostenere programmi di borse di studio rivolti specificamente alle bambine e alle ragazze, in collaborazione con le istituzioni scolastiche.
  7. Rendere trasparenti i ruoli e le funzioni professionali all’interno dell’industria; sviluppare materiali in collaborazione con gli istituti di istruzione e con organizzazioni come Women in Games per comunicare le ricche opportunità di carriera disponibili nel settore.
  8. Incoraggiare una maggiore partecipazione delle donne nei settori dei videogiochi e degli esports, consentendo a modelli positivi di impegnarsi con donne e ragazze.