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League of Legends: 5 migliori backdoor della storia

Con i mondiali in pausa fino al fine settimana per concedere alle squadre tempo per cambiare venue (si passa da New York ad Atlanta) e prepararsi in vista delle semifinali possiamo sfruttare questi giorni per analizzare i quarti di finale e i temi che sono che da essi sono scaturiti. Partiamo quindi dall’ultima serie vista, EDG vs DRX e dall’assurdo backdoor di Deft alla fine del secondo game, backdoor che è clamorosamente fallito per questione di secondi e ha consegnato una sconfitta che poteva essere letale per i DRX.

Nella storia di League of Legends ci sono stati tanti backdoor, alcuni storici e che tutt’ora vengono usati per scherzare gli avversari, altri più recenti ma altrettanto elettrizzanti e che hanno dato spazio a rivalità infinite o a momenti decisivi nella rincorsa verso la gloria.
Cercando di fare giustizia al massimo a questi eventi e sacrificando per forza di cose alcuni di essi, ecco a voi i 5 migliori backdoor della storia competitiva di League of Legends!

5) 100 Thieves vs Cloud9 – LCS Summer split 2022

Partiamo da un accadimento recente, finale del winner bracket degli ultimi playoff in LCS. 100 Thieves contro Cloud9 in una serie che vale un posto nella finalissima e accesso assicurato al mondiale.
I Cloud9 sembrano essere ritornati competitivi ma il primo match di una serie fondamentale è sempre il più difficile da affrontare e può riservare sorprese inaspettate.
Cosi ci ritroviamo oltre il quarantesimo minuto in una situazione di parità assoluta a livello monetario e quindi anche di oggetti, i C9 hanno un inibitore scoperto però e l’elder dragon incombe come momento topico della contesa. Le danze davanti a questi obiettivi neutrali sono spesso snervanti e mettono a dura prova il decision making delle squadre. Jensen invece di raggiungere i suoi compagni sfrutta il suo teletrasporto e la morte di Ssumday per aggredire la torre dell’inibitore nemica. I 100 Thieves sono ora costretti a una scelta difficile: cercare di ottenere l’elder il più velocemente possibile, lasciarlo agli avversari oppure richiamare un solo giocatore e affrontare il 3v4. Cosi premono decisi il grilletto,  vincono di fatto il 4v4 e corrono alla propria base per fermare Orianna ma per soli 50 hp Jensen sopravvive e distrugge il nexus, consegnando ai suoi Cloud9 la prima vittoria della serie e da lì spianando la strada nella corsa verso il titolo.

4) Fnatic vs G2 Esports – LEC Spring split 2019

Primo anno della rivoluzionata European LCS, girone di ritorno dello split che ha segnato l’inizio dell’era G2 in LEC. Fnatic contro G2 è sempre stata una rivalità straordinaria ma il trasferimento di Caps dai nero arancio ai samurai ha elevato il tutto a picchi mai raggiunti in precedenza e reso questa sfida impossibile da perdere.
Se l’andata è stata un dominio incontrastato dei G2 il ritorno è tutta un’altra storia: i Fnatic sono in netta ripresa e si presentano alla delicata sfida con convinzione, tanto da dominare l’incontro fin dai primi minuti. Quando il match sembrava ormai finito i G2, con il neus scoperto riescono a rallentarlo talmente tanto da scalare e ottenere gli oggetti necessari per contrastare gli avversari e pensare di vincere. La conclusione è al cardiopalmo: i Fnatic vanno per il baron mentre i G2 pensano al backdoor, cosi Hilyssang e Rekkles si involano verso il nexus nemico in un contro-backdoor che è poi diventato una base race. Il finale premia i Fnatic in uno dei più match più belli della storia dell’LEC dalla sua nascita e una pietra miliare nella rivalità tra le due organizzazioni.

3) SKT vs RNG – Worlds 2019

Mondiale 2019, gruppo della morte con Fnatic, SKT e RNG insieme a contendersi due spot per i quarti di finale.
SKT contro RNG è il secondo match per le due squadre ed è un bagno di sangue in grande stile. La compagine coreana ha una draft incentrata sulle prime fasi di partita e si trova adesso in difficoltà contro il team LPL. Per salvare l’incontro in qualche modo Faker si trova perennemente in side lane cercando di colpire il nemico sul fianco sfruttando al massimo le potenzialità di Twisted Fate. Dopo 42 minuti, in una fase di stallo infinita e tensione alle stelle gli SKT decidono di schiacciare l’acceleratore: sfruttano la pressione degli RNG e il teletrasporto su Khan e Teddy per colpire le torri del nexus e infine il nexus stesso, con Effort e Clid impegnati a bloccare i richiami base avversari. Un backdoor classico e una vittoria chiave per gli SKT che raggiungeranno la semifinale in quel mondiale.

2) Vitality vs Gen.G – Worlds 2018

Facciamo un salto indietro di un anno, al 2018 e al primo mondiale dei giovani Vitality guidati da YamatoCannon e un gruppo di rookie che ha già fatto l’impossibile conquistando un posto nella miglior competizione del mondo.
Battesimo di fuoco per loro contro i nuovi Gen.G, nient’altro però che i Samsung White sotto nuovo nome. Campioni del mondo come Ruler e Corejj contro esordienti come il nostro Jiizuke. Anche qui siamo a una fase di stallo, 43 minuti nella partita e un elder drago che può essere decisivo per la contesa. I Vitality proprio come fatto dagli SKT l’anno successivo sfruttano la pressione di un sidelaner eccezionale come Ekko e spingono fino all’inibitore nemico. CuVee non riesce a fermarlo da solo e per concludere l’incontro ecco che arriva il teletrasporto di Attila. I Gen.G corrono in fretta e furia in base ma è ormai troppo tardi. I rookie europei battono i campioni del mondo in uno degli esordi più emozionanti di sempre. Purtroppo per loro il sogno verrà interrotto dai Cloud9 all’ultima partita del girone ma i Vitality 2018 sono una storia tutta da raccontare.

 

1) SK vs Fnatic – Intel Extreme Masters Katowice

Il backdoor per eccellenza, talmente tanto iconico da sostituire il nome originale con “l’Xpeke”. Intel Extreme Masters Katowice, 9 anni fa, uno dei primi tornei di League of Legends e sicuramente un paio di ere geologiche fa per il MOBA targato Riot Games.
Dall’arena, al casting fino al gioco stesso: tutto era ancora rudimentale, niente a che fare a livello qualitativo con lo spettacolo offerto adesso ma la passione che riempiva le arene è sempre stata la stessa, non dubitate. Tra gli SK figura Ocelote, proprio lui, creatore dei G2 Esports che prima di essere (ex) proprietario era un giocatore competitivo.
Come ogni backdoor che si rispetti la partita è al massimo della tensione, gli SK giocano meglio e meriterebbero la vittoria dopo 53 (!) minuti di combattimento estenuante ma xPeke la pensava in un altro modo e, sfruttando la disattenzione dei suoi avversari si invola verso il nexus ormai scoperto dopo l’assalto fallito qualche minuto prima. Il suo Kassadin con pochissimi hp che attacca il nexus inseguito da un Olaf che non può fare altro che essere co protagonista di un avvenimento storico, questa l’immagine che rimarrà per sempre nella testa dei fan. I Fnatic vincono la partita ed esultano come non mai, gli SK restano disperati e increduli. “L’xPeke” è un marchio di fabbrica ormai e, come giusto che sia, al numero uno della classifica.