Siamo ufficialmente nella parte finale della stagione: League of Legends si appresta a entrare in una nuova fase evolutiva e la tredicesima annata promette di essere molto diversa dalla precedente.
Nel mentre c’è un mercato che impazza in attesa delle conferme scritte, per i giocatori si è presentata l’opportunità di prendersi delle vacanze per chi non ha staccato neanche un attimo e stare con i propri cari. Dicembre però è anche il mese dei The Game Awards!
Lo show di fine anno che ogni Dicembre celebra l’annata videoludica appena conclusa e conferisce i premi ai migliori titoli usciti nei 12 mesi. Non solo però, perché tra i premi presenti ce ne sono anche un paio dedicati al mondo esports: si tratta del miglior evento live, miglior organizzazione, miglior giocatore e miglior coach!
The Game Awards do an amazing job but not having DRX at least nominated for Esports Team of the Year feels like a missed opportunity and a robbery pic.twitter.com/EXJJ5aSi2q
— Jake Lucky (@JakeSucky) November 14, 2022
Ed è proprio dalle nomination annunciate che è scoppiata una piccola polemica riguardante League of Legends e il suo team neo campione del mondo, i DRX.
La squadra che ha fatto la storia con una delle prestazioni più emozionanti di sempre è stata esclusa dalla nomination come miglior organizzazione dell’anno. Se non bastasse nessuno dei loro giocatori è stato incluso nei 5 migliori.
Una scelta inusuale e che ha suscitato molti dubbi a riguardo: l’organizzazione coreana ha avuto un 2022 fantastico e il mondiale vinto a San Francisco è stata solamente la ciliegina sulla torta. Knee ha vinto l’ultimo EVO 2022, torneo mondiale di Tekken 7, vestendo i colori dei DRX, Valorant ha regalato loro una top 3 all’ultimo Champs e infine la corona mondiale di LoL. Al loro posto sono stati inseriti i Gen.G, vincitori di uno split in LCK e semifinalisti mondiali, sconfitti proprio dai DRX.
Discorso che come detto si può allargare anche per quanto riguarda i giocatori: se la nomination di Chovy è comunque accettabile visto il livello stratosferico e costante del midlaner, quella di Faker sembra essere soltanto frutto della sua enorme ombra e star power. Non stiamo criticando la sua storia ma un 2022 che non lo ha davvero visto protagonista. Deft avrebbe meritato il suo posto senza ombra di dubbio, oppure l’MVP delle finali Kingen, insomma un membro di quel roster che ha combattuto sempre contro i favori del pronostico fino alla vetta.
Per sapere se League of Legends uscirà comunque vincitrice dalla contesa basterà aspettare 22 giorni, l’8 Dicembre ci saranno le premiazioni in diretta da New York e la competizione è fitta come sempre.